Da Vinci 4.0

Il «garage tour» di Da Vinci 4.0 rilancia la sfida dal Cerebotani

Francesca Roman
Grande voglia di conferme per i ragazzi della scuola di Lonato che vanta già tre primi posti nella gara di progettazione
GDB Da Vinci 4.0 - Istituto Cerebotani
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Informatici, meccanici, elettronici. L’istituto tecnico Cerebotani di Lonato è pronto a schierare l’artiglieria pesante per riprendersi il podio del Da Vinci 4.0 in questa sesta edizione.

È ripartito dalle sponde del lago di Garda il tour di Massimo Temporelli e del team di The FabLab. Nuova quest’anno la formula, che dopo una lezione online (a gennaio) per presentare tematiche e tecnologie della sfida, prevede un «garage tour» nelle sette scuole che hanno deciso di partecipare: una vera e propria sessione di tutoraggio, per permettere agli studenti di lavorare in modo più agile e sicuro verso la realizzazione dei loro prototipi. Il racconto della mattinata al Cerebotani nello speciale andato in onda su Teletutto e visibile in cover a questo articolo.

«Abbiamo un’eredità un po’ pesante da portare avanti – commenta il professore di Informatica Massimiliano Masetti, ricordando le tre vittorie consecutive del suo istituto, ma anche il ritiro dello scorso anno -. Però l’importante è mettersi in gioco. Quest’anno abbiamo partecipano al progetto studenti dell’indirizzo Informatica e telecomunicazioni, ma non escludiamo di coinvolgere i colleghi di Meccanica ed elettronica qualora avessimo bisogno delle loro competenze». E prosegue: «Al di là della vittoria speriamo che nei ragazzi nasca una scintilla che li porti a osservare il mondo, cercare di essere attivi, presenti e partecipi con la loro la voglia di fare, e provare a migliorare il futuro».

«Unico»

«Il Da Vinci 4.0 è una bellissima iniziativa per dare idee e cercare di creare qualcosa di unico grazie alle nostre competenze – commenta Simone, di quarta Informatica -. A me piace molto inventare, ho anche un servizio di stampa 3D a casa». Aspirante inventore è anche Beatrice di quarta Telecomunicazioni e «superstite» del team dello scorso anno. «Piuttosto di perdere ci siamo ritirati – confessa -. Per l’hackathon di quest’anno ho già delle idee, ma niente spoiler. Mi appassiona tanto anche la chimica, mi interesso di carburanti, biorisanamenti… tutte cose molto molto belle».

Andrea di quarta Informatica, infine, ha scelto di partecipare al Da Vinci perché «credo di poter sviluppare con i miei compagni delle intuizioni che magari potranno portare a invenzioni future, o anche solo essere utili come formazione personale e di gruppo».

Confindustria

Futuro e formazione sono anche i motivi per cui il progetto Da Vinci 4.0 sta così a cuore ad aziende e associazioni, come Confindustria Brescia, che anche quest’anno hanno scelto di sostenerlo.

«Questa è un’iniziativa a cui Confindustria ha sempre dato il proprio supporto – dichiara Laura Galliera, responsabile dell’area Education e Capitale umano -, perché riteniamo che lavorare con i giovani, soprattutto sui temi di innovazione, di creatività e di ricerca dell’eccellenza, sia una delle attività che sono indispensabili per il nostro territorio e per le nostre imprese. Qui i ragazzi possono trovare veramente lavoro, possono avere l’opportunità di far crescere le nostre imprese con la loro intelligenza e con la loro attività, e credo che il Da Vinci li aiuti anche a scoprire le proprie risorse, opportunità e capacità».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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