Da Vinci 4.0

È tutto pronto per l’hackathon finale con otto squadre in campo per il titolo

Francesca Roman
Lunedì 27 maggio ultimo atto al Mo.Ca di Brescia della quinta edizione del progetto Da Vinci 4.0
La finale dell'anno scorso al Mo.Ca. - © www.giornaledibrescia.it
La finale dell'anno scorso al Mo.Ca. - © www.giornaledibrescia.it
AA

A bocce ferme. I progetti delle squadre sono stati consegnati e tra dieci giorni esatti conosceremo i vincitori della quinta edizione del Da Vinci 4.0, il progetto promosso dal gruppo Editoriale Bresciana, in collaborazione con The FabLab e Talent Garden, e dedicato agli istituti superiori di Brescia e provincia, con l’obiettivo di trasmettere la cultura del digitale, creando competenze utili per affrontare il mondo del lavoro ma anche quello universitario o degli Its Academy.

Chi c’è e chi no

La giornata conclusiva della nostra iniziativa sarà ospitata anche quest’anno al Mo.Ca di via Moretto in città, con tanti ospiti, premi e sorprese che ancora non vi sveliamo. Possiamo però confermare che sono solo otto le scuole che si presenteranno alla finale dell’hackathon: non ci saranno infatti le squadre dell’istituto tecnico Cerebotani di Lonato, campioni in carica da tre edizioni, del cfp Zanardelli di Desenzano e del liceo Brixia di Brescia.

Più chance, quindi, per chi da anni spera di soffiare il titolo (e il trofeo con la testa di Leonardo stampata in 3D) dalle mani dei gardesani. Tra questi ci sono sicuramente gli studenti del liceo Luzzago di Brescia, alla loro quarta partecipazione consecutiva, dopo un secondo posto sul podio della terza edizione e una menzione al merito alla seconda, e il liceo Guido Carli, sempre in città, in gara per la quarta volta, con una menzione speciale ottenuta nel 2022 nel suo palmarès.

Non meno agguerriti sono però i ragazzi dell’istituto tecnico Tassara Ghislandi di Breno, dopo l’esordio dello scorso anno, i «Gem» del liceo Calini di Brescia, e gli studenti del cfp Accademia Symposium di Rodengo Saiano, indirizzo accoglienza turistica, che nella finale del 2023 avevano ricevuto una menzione speciale per la comunicazione.

Ma il colpo di scena potrebbe arrivare anche da una delle scuole «new entry», che quest’anno per la prima volta si sono cimentate nella competizione tecnologica lanciata dal nostro progetto: l’istituto tecnico Giovanni Paolo II, il liceo di scienze umane a indirizzo economico-sociale Marco Polo, e gli «Stegosauri» dell’istituto tecnico Bonsignori di Remedello.

Il tema della sfida scelto quest’anno per Da Vinci 4.0 riguardava le problematiche legate ai «public spaces», gli spazi pubblici, che i giovani talenti hanno provato a risolvere, sviluppando un prototipo, un prodotto o un servizio hardware o software, con l’obiettivo di arricchire o ripensare il modo di vivere questi spazi in ottica di benessere e sostenibilità. Anche per questa edizione della sfida di progettazione la modalità di approccio alla sfida è stata duplice: gli studenti hanno potuto creare un dispositivo hardware e/o software all’avanguardia oppure un prodotto artistico che esprima un pensiero critico.

I partner

A giudicare i loro lavori, lunedì prossimo, ci sarà una giuria composta dai rappresentanti del Giornale di Brescia, di The FabLab e degli sponsor che anche quest’anno hanno generosamente sostenuto il Da Vinci 4.0: Banca Valsabbina, Edison, Confindustria Brescia, Alfa Acciai, Giustacchini Printing, Olympus e l’Ordine degli ingegneri di Brescia.

Alcuni di loro hanno anche incontrato i ragazzi nelle scuole, durante il tour motivazionale di Massimo Temporelli (gli speciali si possono rivedere sul sito di Teletutto nella sezione TT play o in quella dedicata a Da Vinci 4.0 sul sito del GdB) e partecipato ai webinar proposti da The FabLab nei mesi scorsi, con l’obiettivo di offrire agli studenti mezzi, risorse e soprattutto un metodo di progettazione, quello del design thinking.

Le visite con Edison

Edison, infine, ha aperto le porte delle sue centrali idroelettriche di Cedegolo e Sonico, che sono state visitate dai ragazzi del Carli, del Bonsignori e del Tassara Ghislandi.

L’Ordine degli ingegneri

Uno dei punti cardine del mandato del nuovo consiglio dell’Ordine degli ingegneri di Brescia è il sostegno alle nuove generazioni. «Abbiamo scelto di dedicarci con maggiore impegno al sostegno dei giovani attraverso azioni di orientamento e motivazionali - afferma la presidente dell’Ordine bresciano Laura Boldi -. Ultimamente, inizia a insinuarsi il sentore di una possibile carenza di ingegneri ed è perciò necessario lavorare con continuità sui ragazzi. Il progetto Da Vinci 4.0 garantisce un ventaglio di contatto con le scuole davvero articolato e le tematiche che ogni anno vengono proposte sono interessanti. Per questa edizione si è ragionato sugli spazi pubblici, un argomento che coinvolge in maniera diretta noi ingegneri ed è strettamente attinente alla nostra professione».

A incontrare gli studenti, nell’ambito di Da Vinci 4.0 è stato l’ingegner Giovanni Spatti, che ha parlato soprattutto delle possibilità di essere e divenire imprenditori, di lanciarsi con le proprie idee e metterle in pratica per la creazione di aziende e start up. «Il progetto del GdB – conclude il segretario dell’Ordine Fausto Minelli -, ci permette di informare e sensibilizzare sull’importanza dell’ingegneria, di fare orientamento e mettere a confronto diretto gli studenti con i nostri professionisti».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato