Banca Valsabbina ed Edison, patto con i territori nel nome dei ragazzi
In trepidante attesa. Tra sette giorni, il 26 maggio al Mo.Ca di Brescia di via Moretto, tutti i progetti di questa quarta edizione del Da Vinci 4.0 saranno svelati, così come i nomi dei vincitori dell’hackathon conclusivo.
Il podio lo decreterà una giuria composta in larga parte dai rappresentanti delle aziende e delle realtà che hanno sostenuto la nostra iniziativa, un affiancamento che dalle lezioni nelle classi arriverà fino alla fase finale. Si è trattato però di un arricchimento reciproco, come sottolinea Ruggero Valli, responsabile dell’ufficio stampa e comunicazione di Banca Valsabbina.
Digitale
«A nostro avviso - commenta -, sono importantissime e meritevoli tutte le progettualità finalizzate a migliorare le competenze dei giovani, perché contribuiscono concretamente a definire le abilità e le professionalità dei lavoratori di domani. Non dimenticando che i ragazzi e le ragazze che frequentano i nostri istituti scolastici saranno, tra pochi anni, anche gli amministratori e la classe dirigente su cui dovremo fare affidamento». Contribuire, seppur indirettamente, alla maturazione dei giovani è stimolante e appagante per una banca territoriale e storica come Valsabbina, che proprio quest’anno celebra il 125esimo anniversario della sua fondazione.
«Anche per gli istituti di credito - prosegue Valli -, così come per le aziende, è strategico investire in ottica imprenditoriale e amministrativa sui “junior” e sulla loro formazione. A tal proposito, sottolineo sempre con piacere il nostro trend di assunzioni degli ultimi anni: molti nuovi dipendenti sono giovani, formati e specializzati in ambiti specifici, per consentir loro di crescere e realizzarsi professionalmente, cogliendo ad esempio le opportunità offerte dal connubio tra finanza e tecnologia, come il fintech».«Il tema dell’edizione di quest’anno, infine - conclude il responsabile dell’ufficio stampa e comunicazione -, ha un’importante funzione di informazione e sensibilizzazione volta al risparmio energetico e alla sostenibilità, in perfetta armonia con i valori di Banca Valsabbina».
Sostenibilità
E, a maggior ragione, in perfetta armonia anche con i valori di Edison, l’altro principale sostenitore del Da Vinci 4.0. «La responsabilità verso le comunità che ospitano i nostri impianti da fonte rinnovabile, la salvaguardia dell’ambiente e l’attenzione alle giovani generazioni - dichiara Marco Stangalino, vicepresidente esecutivo Power Asset di Edison -, sono parte integrante della nostra politica di sostenibilità, che si fonda sulla missione di costruire un futuro di energia sostenibile».
«Abbiamo deciso di essere sponsor di Da Vinci 4.0 - prosegue il vicepresidente -, per contribuire concretamente e con un’ottica di lungo periodo allo sviluppo sociale e culturale del territorio della Val Camonica, in cui produciamo energia rinnovabile in modo responsabile e nel rispetto della comunità locale». Grazie a questo progetto molti studenti hanno sperimentato e toccato con mano gli impieghi e le potenzialità di una risorsa strategica per il loro territorio, l’acqua, con cui Edison ha un legame indissolubile.
Contatto
«Siamo entusiasti - prosegue Stangalino -, del modo in cui i giovani si sono messi in gioco e del loro impegno nel trovare una soluzione pratica a un problema reale, nell’ambito di un’esperienza formativa che unisce sapere e saper fare. Aspettiamo di vedere i loro lavori finali, che diventeranno contenuti preziosi anche per noi e per tutto il territorio». Per Edison, infine, il Da Vinci 4.0 è stata anche l’occasione di entrare a far parte di una rete che coinvolge gli studenti: un patto con il territorio in cui generare valore condiviso e favorire la crescita sociale dei giovani, in un’ottica di restituzione.
Mondo industriale
Anche il mondo dell’industria locale supporta con convinzione il progetto Da Vinci 4.0. Un’iniziativa che, come sottolinea Elisa Torchiani, vicepresidente di Confindustria Brescia con delega al Capitale umano, «è in grado di unire il sapere al saper fare, una capacità indispensabile per il futuro dei nostri giovani. Stimola a trovare soluzioni innovative attraverso le nuove tecnologie e il lavoro di gruppo». «Anche quest’anno - prosegue Torchiani -, alla finale immagino che troveremo soluzioni e progetti originali e creativi, raggiunti utilizzando la capacità di progettare e immaginare al di fuori degli schemi: abilità indispensabile per il futuro delle nostre imprese».
Dello stesso avviso è anche Carolina De Miranda, sustainability manager di Ori Martin. «Dopo aver ospitato la finale dello scorso anno nella nostra sede - commenta -, quest’anno abbiamo deciso di sponsorizzare fin dall’inizio il progetto». Soprattutto per il tema della sfida, «centrale anche per noi - assicura De Miranda -, data la grande quantità di acqua necessaria al processo siderurgico e il nostro costante impegno nel ridurne al minimo il consumo». Ma anche per sostenere la ricerca di giovani talenti da introdurre nelle aziende e per celebrare la cultura dell’impresa nell’anno di Brescia Capitale.
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