Da Vinci 4.0

Un mix di competenze per le ambizioni dell’istituto Giovanni Paolo II

Francesca Roman
La scuola di Brescia torna a cimentarsi con la sfida di Da Vinci 4.0 dopo il podio dell’anno scorso
Foto di gruppo al Giovanni Paolo II - © www.giornaledibrescia.it
Foto di gruppo al Giovanni Paolo II - © www.giornaledibrescia.it
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Squadra che vince non si cambia. L’istituto Giovanni Paolo II di Brescia ci ha preso gusto e, dopo il terzo posto sul podio della passata edizione, torna in sfida al Da Vinci 4.0 con ancora più entusiasmo e determinazione. E con un’idea per migliorare il consumo di energia nelle aule scolastiche (il video-racconto della sesta tappa del tour andrà in onda stasera alle 20.05 su Teletutto).

«L’anno scorso avevamo progettato una panchina per combattere la solitudine – ricorda Ina di quarta A, indirizzo sociosanitario -, riqualificando così gli spazi pubblici». A detta di Alessandro dell’indirizzo finanza e marketing «avevamo utilizzato Arduino, stessa tecnologia su cui ci baseremo quest’anno».

Progetto

Il progetto del GPII è un dispositivo per controllare e migliorare la qualità dell’aria nelle classi, contribuendo allo stesso tempo al risparmio energetico attraverso il regolamento del riscaldamento e dell’illuminazione. «Siamo molto motivati – assicura Ina -, perché è un tema che ci interessa e che vogliamo provare a risolvere in maniera strutturata».

Secondo Alessandro inoltre «è un progetto più ambizioso di quello dello scorso anno e faremo tesoro di quello che abbiamo imparato: non solo a usare la tecnologia ma soprattutto a lavorare in squadra». La pensa così anche il suo compagno di banco Andrea: «È stata un’esperienza che mi ha arricchito molto – assicura -. Saper operare in team so essere importante anche nel mondo del lavoro, così come sapersi esprimere e comunicare le proprie idee. Ci siamo anche molto divertiti e avere stimoli sempre nuovi per me è fondamentale».

Ad accompagnare i ragazzi nel nuovo hackathon ci sarà la professoressa Bianca Zacco, rappresentate legale della scuola, insieme ad alcuni colleghi. «Abbiamo deciso di partecipare ancora – commenta -, perché ci piace, insieme agli studenti, affrontare nuove sfide stimolanti. E visto che l’anno scorso i ragazzi sono stati particolarmente entusiasti e creativi, quest’anno ci riproviamo. Il tema non è facile, però, anche grazie all’incontro con Massimo Temporelli, la classe sta mettendo a fuoco le sue idee e le modalità per renderle attuabili».

Secondo il divulgatore scientifico e fondatore di The FabLab, partner del Giornale di Brescia nel Da Vinci 4.0 «le idee in questo percorso non sono la cosa più importante. Ciò che conta è imparare a progettare e creare una forma di comunicazione adeguata a promuovere il progetto. Questi giovani si devono allenare a diventare professionisti e professioniste del futuro. Se imparano a fare questo quando poi entreranno nelle aziende del Bresciano saranno pronti a lavorare come richiesto in questo secolo».

Banca Valsabbina

Creare un ponte tra la scuola e il mondo del lavoro è, del resto, uno degli obiettivi del nostro progetto, condiviso anche dai tanti partner che lo sostengono. Tra questi, fin dalla prima edizione, c’è Banca Valsabbina.

«Come banca del territorio – chiarisce Ruggero Valli, responsabile della comunicazione dell’istituto -, abbiamo un punto di vista privilegiato per capire quali siano le esigenze delle aziende e dei lavoratori del futuro. Il tema di quest’anno ci piace un sacco: la sostenibilità energetica è una priorità per le imprese del territorio».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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