Vasco Rossi compie 70 anni e va sempre al massimo
Vasco Rossi oggi compie 70 anni, in un affollarsi di ricorrenze e coincidenze. Per esempio il 29 gennaio ha celebrato i 40 anni dalla sua prima apparizione a Sanremo: quella di «Vado al massimo», che arrivò in finale ma si piazzò sul fondo, preceduta di un posto, pensa un po’, da Zucchero; e soprattutto quella del microfono rimasto in tasca e simbolicamente restituito nel 2005.
Sono passati 45 anni dall’esordio discografico, «Jenny», poi diventata «Jenny è pazza» e «Silvia», pubblicate su un 45 giri prodotto da un editore che fino ad allora aveva curato solo di Liscio.
Nel frattempo, al Festival di Sanremo Rkomi, che è uno dei protagonisti più interessanti della nuova scena musicale, nella serata delle cover ha proposto un medley composto da tre vecchi classici, a sottolineare come la new wave italiana, Gazzelle in testa, abbia in Vasco il suo punto di riferimento, proprio come accadeva con i grandi della canzone d’autore per le generazioni precedenti. È probabilmente questo riconoscimento del ruolo di guida artistica il regalo che più gli farà piacere. Vasco è stato e continua ad essere un fenomeno unico. Non solo per le proporzioni del suo successo, da anni senza paragoni nel nostro Paese, ma anche per quella totale immedesimazione del pubblico con le storie delle sue canzoni: basta vedere i suoi concerti per capire come il culto del Komandante si tramandi da una generazione all’altra, in un passaggio di conoscenze che fa pensare a un popolo che gli consegna da anni le chiavi della sua emotività.Vasco lo ha sempre raccontato: musicalmente è un cantautore, come dimostra la struttura di molte delle sue canzoni più riuscite, che rispettano la regola secondo cui un brano, quando è bello, funziona bene anche solo chitarra acustica e voce. La differenza è che lui ha saputo combinare questo tipo di ispirazione con una componente rock, che negli anni è andata sempre più in direzione dell’heavy. Una formula fondata peraltro su un’assoluta credibilità, perché il rock, ammesso che ne esista una definizione univoca, è innanzitutto attitudine e - quanto ad attitudine rock - su Vasco non esistono dubbi.
Per capire fino in fondo la sua longevità artistica, l’attualità della sua musica e la sua capacità di essere sintonizzato con i tempi, bisogna prendere in considerazione un elemento valutato poco di frequente: Vasco Rossi è un uomo di letture sofisticate, con un bagaglio intellettuale di alto livello pari alla sua curiosità, doti che si aggiungono all’innata sensibilità. Un uomo che non ha mai avuto paura di prendere posizione, anche a costo di pagare il prezzo delle sue idee. Basti pensare che Jenny parlava di depressione quando erano ancora i tempi del Male Oscuro, quando ancora chi ne soffriva non veniva considerato un malato ma un pazzo. E gli esempi potrebbero essere tanti, perché, in fondo, in mezzo alle bollicine c’è sempre stato un uomo che dichiarava a milioni di fan che il Re è nudo. E il fatto che i giovani artisti lo indichino come fonte di ispirazione dimostra che quel ritratto del mondo rovesciato dalla forza del rock’n’roll non smette di emanare una forza vitale.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato