Cultura

«Un’ombra sul lago», col GdB fra gli intrighi della Lugano che fu

Un’oscura vicenda ai tempi del nazismo nel giallo vincitore del premio «Fai viaggiare la tua storia» in edicola col GdB fino al 12 novembre
Il volume «Un'ombra sul lago» è edito da Libromania - © www.giornaledibrescia.it
Il volume «Un'ombra sul lago» è edito da Libromania - © www.giornaledibrescia.it
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Lugano affascina, Lugano ispira, e non solo Hermann Hesse che proprio sulle colline a ridosso della città ticinese elette a sua dimora scrisse i suoi capolavori. La natura che attornia la cittadina, il luccichio del lago, la ricchezza discreta… La cittadina ticinese attrae gli italiani in villeggiatura, ma soprattutto ispira la penna degli scrittori: ultimo, ma non per importanza, Dario Galimberti, architetto e docente di architettura al Politecnico del Ticino, il cui ultimo romanzo, «Un’ombra sul lago» (Libromania) ha vinto l’ultima edizione del concorso letterario indetto da Libromania e Autogrill («Fai viaggiare la tua storia»).

La Lugano oscura. La Lugano pettinata e patinata, però, non è quella che ha guidato lo sguardo e le parole di Galimberti. La Lugano degli anarchici in esilio, piuttosto. Quella cantata in «Addio Lugano bella», composta a fine Ottocento dal giornalista Pietro Gori. Quella dalla doppia natura, elegante e benpensante e al contempo un po’ oscura, con le acque del suo lago, il Ceresio, che nascondono misteri. Quella, soprattutto, del quartiere Sassello. Un quartiere che oggi più non c’è, ma che rivive, vivace e proletario, nel romanzo giallo dell’architetto.

Uno scorcio del lungolago di Lugano: sullo fondo il caratteristico Monte San Salvatore - © www.giornaledibrescia.it
Uno scorcio del lungolago di Lugano: sullo fondo il caratteristico Monte San Salvatore - © www.giornaledibrescia.it

Thriller della porta accanto. Anche per questa attenzione al quartiere Sassello, demolito nel 1939 (oggi rimane solo una via a lui dedicata), il romanzo diviene momento di notevole lettura. La vicenda del rapimento di due bambini, delle indagini del delegato di polizia Ezechiele Beretta (personaggio costruito benissimo, perfetto esempio di protagonista che ci si augura divenga seriale), del ritrovamento di un misterioso corpo nelle acque del lago e della scalata al Sanatorio di Agra, edificio imponente che nasconde oscuri misteri. La storia intessuta dallo scrittore non potrebbe reggersi su altro terreno se non quello del vecchio quartiere casa di artigiani e operai, bottegai e braccianti agricoli, tanto diverso dalla Lugano che abbiamo in testa oggi.

Risvolti storici tremendi. Dario Galimberti porta il lettore tra i vicoli tortuosi facendo respirare quell’antica aria povera e dignitosa. Il tutto condito da una buona vicenda noir che appassiona tanto gli amanti dei polizieschi quanto gli appassionati di storia: ambientato negli anni dell’ascesa del nazismo nella non lontana Germania del Terzo Reich. Un giallo, «Un’ombra sul lago», che, basandosi anche su una ampia ricerca documentale dell’autore, riesce a svelare risvolti inquietanti e tremendi della nostra storia, coniugandola con un’intrigante dimensione letteraria intessuta di false piste e di minacciosi segreti da scoperchiare velocemente per salvare piccole vite umane.

Il giallo sarà in vendita fino al 12 novembre con il GdB al prezzo speciale di 8,90 euro più il costo del giornale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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