Una voce bresciana per «Cassandra a Mogadiscio», candidato al Premio Strega
C’è un contributo bresciano, anzi una voce, nel cammino editoriale del libro «Cassandra a Mogadiscio» (Bompiani) della scrittrice italo-somala Igiaba Scego, fra i 5 finalisti del Premio Strega che sarà assegnato il 6 luglio (diretta su Raitre dalle 23) al Museo di Villa Giulia a Roma. È la voce, e l’interpretazione, dell’attrice bresciana Esther Elisha, che di quel testo ha inciso l’audiolibro per Saga Egmont, editrice digitale della media company danese Egmont.
L’audiolibro (13 ore e 19 minuti; prezzo medio sui 9 euro) è disponibile dal 1° giugno su più piattaforme: ad esempio su Audible di Amazon; su Kobo.com (sul cui sito si sottolinea «dalla sapiente narrazione di Esther Elisha»); su IBS.it sia su app sia eReader Kobo.
Il 17 giugno ne ha scritto con soddisfazione e orgoglio la stessa Elisha su Instagram accanto a una foto con la scrittrice: «Desidero condividere la mia gioia per aver registrato un nuovo audiolibro di un romanzo di @igiaba_afroitalian. Si tratta di Cassandra a Mogadiscio, tra i candidati al Premio Strega 2023, edito da Libri Bompiani». Igiaba ritorna a un materiale autobiografico: una lunga lettera alla sua nipote adorata, Soraya, figlia del fratello, il tentativo di essere per lei un tramite, la traduttrice in grado di trasmetterle tutto ciò che nonna Chadigia, madre di Igiaba, non può dirle, perché non hanno una lingua comune. In questo c’è tutta l’essenza della Diaspora Somala. Una nonna e una nipote a cui manca una lingua madre, comune.Ecco quindi che Igiaba ripercorre per loro gli anni dell’infanzia nomade di sua madre, gli anni felici a Mogadiscio e poi in giro per il mondo con il padre brillante uomo politico, la dittatura di Siad Barre, l’esilio in Italia, la guerra che non vuole finire. Un libro importante e generoso, come Igiaba, che ci regala anche la sua adolescenza romana con Karma Chameleon di Boy George nelle orecchie e i Kalashnikov AK-47 a torcerle le viscere«. «Grazie Igi - conclude Esther prima d’augurare buona lettura e buon ascolto - per i salti tra presente e passato, perché come sempre ci restituisci la memoria e grazie a te siamo un po’ più inter* (scritto con lo schwa, simbolo che supera le distinzioni di genere, Ndr)».
Esther (di madre italiana e padre del Benin) è nata a Brescia 43 anni fa (compirà gli anni il prossimo 25 giugno) ed è oggi attrice di solida carriera dopo essersi diplomata alla Scuola di arte drammatica «Paolo Grassi» di Milano. Ha esordito nel 2007 nel cast del film «Last minute Marocco» di Francesco Falaschi, rivelandosi poi nel dramma migratorio «Là-bas: Educazione Criminale» di Guido Lombardi. Il ruolo di Feven nella serie-cult Rai «Tutto può succedere» (in cui recitava pure la concittadina e amica Camilla Filippi) l’ha definitivamente affermata. L’intepretazione più recente è stata la serie tv di Netflix «Guida astrologica per cuori infranti» (2021-’22).
La frequentazione con gli audiolibri l’ha vista in precedenza al lavoro su un altro testo di Igiaba Scego, «La linea del colore» per Audible. Per Edizioni Emons aveva invece declamato «Ragazza, donna, altro» dell’anglo-nigeriana Bernardine Evaristo, premio Man Booker Prize e British Book Award. Chissà che la sua voce narrante non porti fortuna a Igiaba Scego e alla sua storia.
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