Cultura

Una «stella» bresciana a MasterChef

Nella puntata di giovedì 6 febbraio su SkyUno, Philippe Léveillé, chef del ristorante Miramonti l'altro di Concesio.
Philippe Leveille a Masterchef
AA
MasterChef pesca un altro jolly da Brescia. Dopo aver invitato nella cucina più ambita d’Italia il nostro Iginio Massari, il maestro della pasticceria Veneto, ospite del cooking show di Sky giusto la scorsa settimana, per l’appuntamento di giovedì 6 febbraio (in un primo tempo era stata comunicata erroneamente la data del 31 gennaio) decide di far indossare i panni del giudice niente meno che al «bresciano» Philippe Léveillé, chef del Miramonti l’altro, stellatissimo ristorante a Concesio.
 
«La prova? Non posso dire molto per contratto, ma il tasso di difficoltà è elevato - racconta Philippe stando ben attento a non entrare troppo nel dettaglio -. A Masterchef porto tre dei miei piatti più famosi e i concorrenti dovranno cercare di replicarne uno esattamente oppure cambiarlo, rivisitandolo totalmente. Altro non posso aggiungere».
 
Se l’esito della prova verrà svelato solo giovedì, qualche indiscrezione su come si sono comportati i concorrenti possiamo già averla. «C’è gente che ha delle capacità, altri che sono lì solo per divertirsi. Meglio però presentare un piatto sbagliato, ma sincero, piuttosto che voler colpire a tutti i costi stravolgendo la materia prima. Bisogna avere rispetto prima di tutto di chi guarda».
 
Insomma con gli altri giudici si è creata una buona alchimia. «Con Barbieri e Cracco ci conosciamo da 25 anni, mentre Joe l’ho conosciuto in trasmissione scoprendo poi che siamo vicini di ristorante a Hong Kong. Le loro reazioni sono verissime, posso garantire, anche perché i tempi di lavorazione, per preparare una puntata sono biblici. Solo quella che mi ha riguardato è durata 12 ore. Quando ti arriva sotto gli occhi qualcosa che non va è quasi naturale sbottare. C’è da dire però che la direzione del programma è geniale: tutti cercano di farti dimenticare le telecamere per far emergere quello che sei davvero. Per me è stato così e credo che anche i caratteri di chi partecipa vengano fuori per quello che sono».
 
Impossibile non chiedere di Rachida (il suo nome preceduto dall’hastag #Rachida è diventato uno dei più twittati). «È realmente insopportabile, non c’è nessuno che la regge, parla sempre e piange». Forti le emozioni a Masterchef. «Tutto è amplificato, l’emozione è palpabile e le lacrime sgorgano a profusione: sì, a Masterchef si piange molto, forse troppo».
 
Cecilia Bertolazzi
 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato