Una questione di dettagli: Salmo tra il Carmine e il Sudamerica
Il segreto, o il diavolo se preferite, è nei dettagli. Se hai un minuto per comunicare una storia in modo credibile, non c’è niente che possa essere lasciato al caso. Soprattutto se, tra riprese e montaggio, ci sono tre giorni di tempo per consegnare il lavoro al cliente.
La preparazione minuziosa è l'elemento chiave dello spot realizzato dalla casa di produzione bresciana 5e6 con Lebonski Agency per la Durex. Quello con Salmo protagonista, per intenderci, uscito il 14 febbraio e circolato molto sui social, tanto che girano già alcuni meme a riguardo.
La pubblicità è stata realizzata a Brescia, tra i vicoli del centro completamente trasfigurati. Sembra di essere in Sudamerica e invece siamo al Carmine.
«Abbiamo scelto Brescia perché era l'opzione più semplice, dato che è la nostra città. Prima delle riprese ci sono state tre settimane di lavorazione per studiare la storia, le location, la scenografia - dice il produttore Graziano Chiscuzzu -. Dedichiamo molto tempo alla preparazione per ridurre al minimo le variabili. Di sicuro non puoi tirare fuori un prodotto del genere lavorandoci solo nel giorno stesso in cui lo fai».
E così una parete azzurra, le bandierine appese tra i vicoli e pure il banano a fianco della chiesa di Santa Maria del Carmine, tra le altre cose, contribuiscono a dare un tocco esotico allo spot, diretto dallo stesso Salmo assieme a Fred Cangianiello e Marco Jeannin. La scenografia di Francesca Manuele e dell’art director Giorgio Poloni funziona alla perfezione, così come la fotografia di Gianluca Ceresoli, tutta giocata sui toni caldi «che danno molto il mood dell’estate», commenta Chiscuzzu. «Anche questo è un dettaglio fondamentale, in lavori simili basta un niente e l’insieme non funziona più».
Il baffo, oltre a essere il leit motiv dello spot, è anche una citazione di un personaggio di Salmo, Mr Thunder. «È bravo come attore, funziona molto bene davanti alla macchina da presa», aggiunge il produttore. Anche qui si tratta di un gioco di gesti, pose e sguardi che devono comunicare tutto in pochi istanti.
«L’abbiamo girato sabato 10 febbraio, la presenza del mercato ha complicato la lavorazione, ma era l’unico momento in cui riuscivamo a incastrare tutti i vari impegni. Senza contare che è stato l’unico di bel tempo in tutta la settimana. A dire il vero, all’inizio era difficile far credere che saremmo riusciti a ricostruire il Sudamerica a Brescia». Invece il cinema, se fatto bene, è in grado di trasformare ogni cosa. Anche grazie alla musica di Tha Supreme e al bel montaggio di Federico Sottini, che mescola rapidamente un ventilatore, una mano sul bancone di un bar, un gruppo che suona, l’occhio di una gallina: è tutta questione di atmosfera.
Un po’ come accaduto con il video di Liberato, «Gaiola portafortuna», girato in una Napoli che sembra Cuba. L’autore è Francesco Lettieri, regista di videoclip che tra le altre cose collabora proprio con i 5e6. Tutto torna, insomma. Oltre ai meme e ai post sui social, a sottolineare il successo dello spot ci sono anche le centomila visualizzazioni in due giorni su Youtube. Un risultato che non è frutto del caso: se ci fosse ancora qualche dubbio, basta leggere la lista dei crediti e dei ringraziamenti sulla pagina Facebook della casa di produzione bresciana, che di recente ha realizzato, con il regista Elia Mouatamid, «Talien», un road movie girato tra l'Italia e il Marocco. Quello vero, però.
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