Un torchio bresciano rese tascabile il bestseller medievale
Giancarlo Petrella
Fu Battista Farfengo a pubblicare la versione ridotta delle avventure di Marco Polo: ci sono solo quattro esemplari al mondo e uno si trova in Queriniana
Il frontespizio della prima edizione a stampa, Venezia 1496
Rinchiuso in un carcere genovese, nel 1298 Marco Polo – di cui si sta celebrando quest’anno il settimo centenario della morte – cominciò a raccontare al compagno di prigionia Rustichello da Pisa le proprie memorie. L’uno riandava con la mente a quanto aveva visto e l’altro riversava sulla carta quelle parole, in una prima versione scritta redatta in franco-veneto, una lingua all’epoca piuttosto diffusa nell’area padana, intitolata «Le devisement dou monde», ossia «La descrizione del mondo». A Na
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