Un DigiTouring in cerca della nostra Storia
L’archivio online fotografico e documentario del Touring Club Italiano (Tci) fa un ulteriore salto di qualità. Nato quale archivio digitale nel 2014 (www.digitouring.it), rinnovato profondamente nel 2018 per rendere più accessibile il proprio patrimonio quale preziosa fonte per ricostruire la storia del viaggio e del turismo italiano nel XX secolo, oggi - in tempi di pandemia - il Digitouring mette a disposizione sul proprio portale nuove attività e piste tematiche di ricerca storica, grazie al suo patrimonio eterogeneo e vastissimo che copre un arco cronologico altrettanto ampio, dalla fine dell’800 ai giorni nostri: oltre un secolo di storia e di turismo in Italia e nel resto del mondo. Dal 1894.
Andiamo con ordine. Imprescindibili sono alcune coordinate sulla prima associazione turistica nazionale, così da cogliere la ricchezza e la versatilità della sua operazione culturale. Risale all’8 novembre 1894 la creazione del Tci da parte di un gruppo di ferventi ciclisti milanesi, presentato in un articolo giornalistico del 1899 come una realtà differente dalle «solite società di sport e relativo perditempo».
È «un’istituzione scientifica e patriottica». Scientifica «perché per far conoscere l’Italia agli italiani fece più essa in cinque anni che dieci accademie in dieci lustri». E patriottica «perché contribuendo a far sempre più conoscere il nostro Paese, contribuisce a farlo sempre più amare». Retorica a parte, sono le quasi 700mila unità archivistiche - dai documenti alle stampe fotografiche, dalle cartoline alle carte geografiche e agli atlanti, per fare alcuni esempi - a testimoniare questo fattivo intreccio tra storia nazionale e storia del Tci.
Il Centro Documentazione dell’ente, grazie al sostegno della Fondazione Cariplo, sta da anni sistematicamente digitalizzando e catalogando il proprio complesso archivistico con una attenzione speciale al settore fotografico. Ad oggi online sono consultabili 6.491 immagini (203 quelle relative alla nostra provincia). Non solo. Si possono sfogliare tutte le annate della «Rivista mensile» (1894-1920) e delle «Vie d’Italia» (1917-1967).
A corredo vi è la sezione costituita da cartoline di viaggio (edite dall’inizio del Novecento agli anni Settanta), carte geografiche e atlanti (stampati tra XVI e XVIII secolo), nonché l’Atlante internazionale del Tci del 1927. Da non trascurare nel catalogo consultabile online è anche l’inventario dell’Archivio storico del club: 508 buste che ne tramandano la storia istituzionale. Si spalanca così agli occhi dell’esploratore in rete il «continente» Italia lungo tutto il Novecento.
Del turismo nazionale cambiano nel tempo la cultura e la geografia - ci testimoniano i documenti del Tci. Cambiano le occasioni e le motivazioni psicologiche del viaggiatore, le dimensioni e l’economia del fenomeno turistico nostrano, le strutture dell’ospitalità, le mete, i mezzi per viaggiare (dalla bicicletta alle automobili, per arrivare alle vie del cielo e del mare).
Cambiano gli strumenti offerti dal Tci allo sviluppo del turismo nel Belpaese. Sono pubblicati riviste e libri fotografici al passo con i tempi. La pubblicità del settore passa dagli adesivi apposti sulle valigie (scomparsi intorno agli anni Cinquanta) alle etichette promozionali sulle automobili per arrivare ai più moderni pieghevoli. Massiccio anche l’intervento del Tci per diffondere la segnaletica stradale sin dal 1895.
È passato appena un anno dalla sua fondazione e il Touring si assume ufficialmente il compito di provvedere la rete stradale italiana di pali indicatori, compito portato avanti fino al 1974. Tutto questo e molto altro è possibile approfondire su Digitouring.it attraverso semplici parole chiave o mediante ricerche avanzate per tipologia di materiali (fotografie, riviste storiche, documenti, editoria) o per autori o per periodi di tempo; fino a ricerche più affinate che possono limitarsi ad una sola categoria del materiale oggetto d’interesse, dalla sezione «I documenti» in homepage.
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