«Un cuore di voci», il coro bresciano che si arricchisce donando
«Lo scorso agosto abbiamo consegnato fogli, matite e pennarelli ai bambini afghani ospitati a Edolo, per abbracciarli idealmente, per sentirli più vicini e colorare i loro sogni. Lo scorso Natale avevamo postato un video su YouTube, dedicato ai tanti nonni rimasti soli durante la pandemia, usando il linguaggio dei segni per aumentarne l’impatto della comprensibilità. Andando ancora indietro nel tempo, nel febbraio 2020 avevamo cantato al Teatro Sociale davanti alle massime autorità della Questura di Brescia e all’ex capo della Polizia, Franco Gabrielli. In questo tempo di limitazioni abbiamo continuato a tessere una fittissima rete di relazioni. Quello appena trascorso è stato un periodo all’insegna della distanza: ora, con la nostra musica, siamo pronti ad abbracciare il mondo intero». Così la cantautrice Angela Di Filippo rilancia «Un cuore di voci», frizzante e allegro gruppo vocale bresciano di giovanissimi cantori, già interprete con Francesco Gabbani di uno spot musicale di successo, vincitore del Concorso "Gianni Rodari" di Verbania, selezionato alla trasmissione «Tú sí que vales», protagonista di un concerto con la Banda della Polizia di Stato, nel Palazzetto dello Sport di Verona, ed attivo in molte altre manifestazioni.
«Crediamo nella forza del sorriso - prosegue Angela Di Filippo -, un’arma così potente, che - pur se nascosta da una mascherina - può regalare i suoi lampi agli occhi, specchio dell’anima e strumento per comunicare le emozioni». «Durante il lockdown - prosegue - abbiamo continuato a tenere prove e lezioni settimanali online, per non abbandonare bambini e famiglie; abbiamo rinsaldato i rapporti con la Polizia di Stato, cui siamo molto legati, ed insieme coltiviamo progetti importanti; a brevissimo sono in programma alcuni flashmob (nel pomeriggio del 18 settembre), nelle tre piazze principali di Brescia, per sensibilizzare alla musica e cercare nuove voci. Il 16 inoltre abbiamo organizzato il concorso canoro «Un cuore di voci per te» al Teatro Sant’Afra (vicolo dell’Ortaglia), per rilanciare ulteriormente la nostra attività (informazioni su www.uncuoredivoci.it). Il virus non ha spento la nostra energia e la creatività».
Dove trovate tanto entusiasmo? «Lo assorbiamo dai piccoli coristi: un ardore coinvolgente, che ti impedisce di fermarti e che parla "da cuore a cuore", come suggerisce il nome del gruppo. E poi siamo consapevoli del valore sociale e aggregativo di una realtà come la nostra. Nel tempo è nata una familiarità grande, è sorto un luogo di arricchimento e di sostegno. Proprio per questi motivi è nata l’omonima organizzazione di volontariato, che intende valorizzare l’attitudine sociale e artistica di ogni bambino. Sono loro ad accogliere le mie proposte e tutte le mie "follie". Quel centinaio di piccole grandi voci incontrate lungo gli anni mi spinge a non mollare mai. È una riconoscenza per quanto ho ricevuto».
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