Twin Peaks torna a turbare i nostri sonni (e le nostre veglie)
«I'll see you again in twenty-five years». La promessa di Laura Palmer all'agente Dale Cooper nell'ultima puntata della seconda serie è stata mantenuta con un piccolo ritardo: 26 anni dopo la fine delle prime due stagioni è tornato Twin Peaks, l'allucinata serie noir del regista americano David Lynch, creata insieme a Mark Frost.
I primi due episodi dell'attesa terza stagione, presentata nei giorni scorsi al Festival di Cannes, sono già andati in onda su Showtime domenica 21 maggio e in contemporanea, alle 3 di notte, su Sky Atlantic, mentre domani Sky trasmetterà la prima puntata in italiano (disponibile anche in streaming su Now Tv).
Chi ha amato le vicende ambientate nella cittadina immaginaria dello Stato di Washington, al confine col Canada, ritroverà molti protagonisti dell'originale, trasmesso in Italia nel 1991 con la prima stagione.
Ci saranno ancora Kyle MacLachlan nei panni dell'agente Cooper (e del suo crudele alter ego, sconvolgente apparizione della terza stagione dopo l'inquietante cliffhanger della precedente), Shelly Johnson (Mädchen Amick), Bobby (Dana Ashbrook), la Signora Ceppo (Catherine E. Coulson, scomparsa nel 2015), vice sceriffo Hawk (Michael Horse), Lucy (Kimmy Robertson), Andy (Harry Goaz), il Dr. Jacoby (Russ Tamblyn), James (James Marshall), Sarah Palmer (Grace Zabriskie), Ben Horne (Richard Beymer). E naturalmente Sheryl Lee, che riappare come Laura Palmer a Cooper nella Black Lodge. Fra le nuove aggiunte nel cast figurano nomi come Naomi Watts, Jim Belushi, Michael Cera e Laura Dern, musa di Lynch in film come Velluto blu e Cuore selvaggio.
Questa volta i misteriosi intrighi degli abitanti di Twin Peaks si snodano su 18 episodi, con David Lynch sempre dietro la macchina da presa. Lynch è riuscito nell'impresa di tenere segreta la trama, che si lega alla storia nata intorno all'omicidio di Laura Palmer nell'episodio pilota; eppure non si tratta di un vero e proprio sequel. Infatti il revival esula anche geograficamente dai confini boschivi di Twin Peaks con puntate a New York, Las Vegas e in South Dakota. Lo spettatore si aspetti un viaggio nuovo, oscuro e ancora più criptico.
In più, è tutto made in Lynch e quindi: dinamiche conturbanti, scene ansiogene e ricche di suspense, immagini tese fra il sogno e l'incubo, terrificanti sequenze oniriche (ricompariranno le apparizioni di Bob).
La mente visionaria di uno dei registi più eccentrici e geniali ha lavorato fervidamente a questo ritorno (The Return è anche il titolo dei primi due episodi della terza stagione), nonostante la prolungata assenza dal mondo del cinema, dai tempi di «Inland Empire - L'impero della mente» (2006).
Su Internet sono già dilagate le recensioni: entusiasta quella di movieplayer, mentre anche il New York Times, all'indomani della prima visione tv, ha reso omaggio al regista maestro nel creare tensione, profetizzando notti insonni per tutti i fan attaccati allo schermo ogni domenica sera.
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