Tutte le prime pagine del GdB in un clic
Tutte le prime pagine del GdB. Dal 27 aprile 1945, data della prima edizione, al 27 aprile 2015. Settant’anni esatti, per un totale di oltre 25mila pubblicazioni. E altrettante prime pagine da scaricare e conservare. Gratuitamente. In un clic
E’ l’iniziativa – initolata RIVIVI & COLLEZIONA - che a poche settimane dalla chiusura delle celebrazioni per i 70 anni del nostro quotidiano, viene proposta per condividere con tutti i lettori che sono parte integrante della nostra storia l’importante ricorrenza.
Un’occasione per conservare, stampare e ricordare a futura memoria una pagina legata magari ad un evento storico importante, ad un anniversario, alla propria data di nascita o ad altri momenti della nostra vita cui si legano ricordi particolari.
A tutti i lettori viene data – del tutto gratuitamente – la possibilità di scegliere, visualizzare e scaricare una prima pagina ogni giorno. Per farlo è sufficiente iscriversi compilando il modulo online disponibile cliccando qui
E’ sufficiente inserire i propri dati per ottenere user e password con i quali accedere allo sterminato archivio di 25mila prime pagine tra le quali scegliere ogni giorno quella che si vuole scaricare e conservare.
Nel mini-sito dedicato all’iniziativa viene subito suggerita una serie di otto prime pagine storiche, quelle che ricorrono nelle fotografie proposte in sequenza: dalla “prima” prima pagina di sempre – quella del 27 aprile 1945, il cui titolo principale annunciava all’indomani della caduta dell’Rsi “Brescia è libera” – a quella in cui si dà conto della nascita della Repubblica italiana. Dall’annuncio del primo uomo sulla Luna alla prima pagina dedicata alla partenza del metrò. La selezione di prime pagine arriva al 27 aprile 2015: tutte le prime pagine successive sono invece disponibili attraverso l’edicola online.
Insomma, una proposta unica e da non perdere. Che il GdB ha voluto per condividere ancora una volta l’entusiasmo per i suoi “primi 70 anni” con tutti i suoi lettori.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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