Tutta questa mania di leggere: anche a Brescia ci sono i reading party
A New York i giovani non ne possono più fare a meno. Altro che serate al ristorante e nottate in discoteca. La vera moda del momento sono i reading party. Eventi dove è il libro a farla da padrone. Ognuno arriva e porta il suo. Ci si accaparra un posto nel locale di tendenza, appollaiati sullo sgabello o sui divanetti d’ordinanza, si spegne il cellulare e - semplicemente - si legge, per ore, magari sorseggiando una birra o un caffè. Il chiacchiericcio è limitato e relegato generalmente alla fine degli incontri dove - si mormora insistentemente sui social - più di qualcuno giura di aver trovato pure l’amore.
Quattro amici
Il racconto di come siano nati i reading party è così da manuale da sembrare una favoletta (o, per restare in tema, un libro di David Trueba): quattro amici sui vent’anni si sono accorti della pila crescenti di libri mai aperti sugli scaffali di casa, si sono guardati agghiacciati e hanno deciso di spegnere i cellulari e mettersi a leggere. Per molti coetanei un gesto rivoluzionario. Così rivoluzionario da decidere di farlo diventare virale.
È così che i locali di New York si sono ritrovati invasi da quieti lettori, con le cronache che riferiscono addirittura di code fuori dai club di Brooklyn e Williamsburg. E come spesso accade per i trend del momento - dal lavoro a maglia alla cargo bike -, anche questo non ci ha messo molto a superare l’Atlantico, per approdare sulle italiche sponde.
Anche a Brescia
A cominciare da Milano, dove alcune book influencer hanno deciso di promuovere le prime partecipatissime serate nei locali o nelle piccole librerie alternative. Da lì è toccato a Roma e poi un po’ ovunque. Tanto che anche nella nostra provincia, in questa caldissima estate, sono spuntati i primi eventi.
Attraverso i social ne abbiamo intercettati alcuni a Palazzolo, Mazzano e Toscolano, ma non significa che altri non siamo stati organizzati in questi mesi.
A Palazzolo
A portare il reading party è in Franciacorta ci ha pensato Lucrezia Uberti, architetto 34enne che dal 2018 è responsabile dei Libronauti, il gruppo di lettura della biblioteca di Palazzolo. «Sono appassionata di libri - ci racconta - e attraverso alcune book influencer che seguo ho scoperto l’esistenza dei reading party e dei ritiri di lettura. Ci sono andata e mi sono piaciuti moltissimo, per questo ho pensato di provare a organizzare qualcosa anche qui da noi».
Il primo evento è stato messo in piedi in quattro e quattr’otto, sull’onda del grande entusiasmo. «Ci ha aiutato l’associazione Kuma, che gestisce il mercatino del libro qui a Palazzolo - spiega Lucrezia - e ci hanno dato una mano anche i pensionati, che hanno messo a disposizione il bar del bellissimo parco delle Tre Ville».
Così un primo manipolo di lettori si è dato appuntamento nel tardo pomeriggio del 6 luglio, volumi alla mano e cellulari rigorosamente in muto. Perché altra caratteristica dei reading party è quella di abbinare la lettura al cosiddetto «digital detox», abbandonando per una serata i telefoni - che vanno tenuti spenti o in modalità silenziosa - per dedicare tutte le attenzioni ai libri. La socializzazione non manca: alle feste letterarie è consentito rifocillarsi - d’altronde non è mica un esame - e la nascita di nuove amicizie è favorita dallo scambio culturale generato dal confronto sugli autori, i generi, gli stili e le edizioni.
Così è accaduto anche a Palazzolo. «È stato molto bello - conferma Lucrezia - . Si è letto un paio d’ore, che è un piccolo record, coi rumori della natura in sottofondo, è poi è scattato lo scambio di opinioni e consigli. Il primo esperimento è riuscita e sicuramente proporremo altre date in autunno».
A Mazzano
A Mazzano, dove il successo del reading party ha già fatto invocare bis e tris, la biblioteca «Franca Meo» ha fatto il pienone di partecipanti. Un’ottantina di persone a giugno, all’evento d’esordio che doveva anche essere l’unico; oltre una cinquantina qualche sera fa, alla seconda data, calendarizzata viste le sollecitazioni.
Qualcuno si è steso con una coperta sull’erba e qualcun altro ha preso posto al tavolino. Altri ancora si sono accomodati tra poltroncine e sedie distribuite negli spazi interni della biblioteca. E per l’occasione non mancavano neppure bambine e bambini, chi sui materassini a perdersi tra le parole, chi affiancato da mamme e papà.
«Abbiamo pensato di inserire la proposta nel nostro cartellone – spiega la referente della biblioteca Roberta Zizioli – dopo aver letto di esperienze analoghe altrove. E la risposta è stata ottima, con la prima serata che si è conclusa con tantissime richieste di replica. Ora ci fermeremo per la pausa, ma visto il grande successo da settembre si ripartirà». E chissà che con l’autunno anche altre realtà possano seguire l’esempio.
Ha collaborato Nadia Lonati
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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