Cultura

Trovato il misterioso Romanino, presto in San Giovanni

L’idea è collocarlo nel 500° anniversario della decorazione della cappella a Brescia
La Cappella del Santissimo Sacramento - Foto © www.giornaledibrescia.it
La Cappella del Santissimo Sacramento - Foto © www.giornaledibrescia.it
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La sua esistenza era nota. Ne ha scritto anche Alessandro Nova nella sua autorevole monografia dedicata a Girolamo Romanino. Ignoto semmai era il luogo dov’era custodito. La sua provenienza, sino ai giorni scorsi, era classificata come «sconosciuta». Angelo Loda, della Sopraintendenza archeologica di Belle Arti e Paesaggio, l’ha trovato.

Dettaglio, in San Giovanni, della Cappella del Santissimo Sacramento - Foto © www.giornaledibrescia.it
Dettaglio, in San Giovanni, della Cappella del Santissimo Sacramento - Foto © www.giornaledibrescia.it
«Il dipinto - dice - è da una cinquantina d’anni nelle mani di un privato». L’auspicio di Loda è ottenerlo in prestito per inserirlo temporaneamente nella cappella del Santissimo Sacramento (nella chiesa di San Giovanni Evangelista), proprio in occasione dei 500 anni dalla sua decorazione per mano di Romanino e Moretto. Era il 21 marzo 1521 quando i due artisti ebbero l’incarico dalla Confraternita del Santissimo Sacramento di decorare l’omonima cappella. Per questo importante anniversario la parrocchia di San Giovanni Evangelista, insieme all’Ambito cultura e territorio dell’Unità Pastorale del Centro storico e alla Fondazione Civiltà Bresciana, intende valorizzare uno dei cicli pittorici più importanti di tutta l’Italia settentrionale.

«L’obiettivo - commenta il parroco di San Giovanni Evangelista don Maurizio Funazzi - è aiutare a mangiare il pane dell’Eucarestia nell’intelletto attraverso l’arte». «La cappella del Sacramento - continua Funazzi - è un’opera corale, non solo perché realizzata da due artisti, ma anche e soprattutto perché rappresenta lo spirito della comunità».

La stessa a cui la Fondazione Civiltà Bresciana vuole dare voce, valorizzandone storia e patrimonio, come hanno sottolineato il presidente Mario Gorlani e Giuseppe Tognazzi, illustrando il programma di iniziative, in calendario per i mesi di maggio e giugno. In cartellone la lettura scenica dell’attrice Monica Ceccardi, che interpreterà il testo scritto nel 1975 da Giovanni Testori in omaggio alla cappella; la recitazione sarà accompagnata da un approfondimento della storica dell’arte Barbara Maria Savy. Sul pensiero teologico affidato a questo ciclo di dipinti interverrà invece Giuseppe Fusari: ai suoi interventi seguiranno incontri di approfondimento.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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