Cultura

Tra Sarnico e Paratico un ponte di parole che si fa crocevia di letture, musica e arte

Domenica l’iniziativa ideata da «Il Germoglio» di Iseo in collaborazione con «Il Battello» di Sarnico dedicata al mondo delle disabilità
Il ponte che unisce i Comuni di Paratico e Sarnico - © www.giornaledibrescia.it
Il ponte che unisce i Comuni di Paratico e Sarnico - © www.giornaledibrescia.it
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Un flashmob per celebrare la diversità in un luogo strategico, crocevia di unioni e confronti tra le due città Capitale italiana della Cultura. Si presenta così «Il ponte delle parole», l’evento organizzato questa domenica sul ponte tra Sarnico e Paratico.

Quattro momenti ideati e promossi dalla cooperativa sociale «Il Germoglio» di Iseo in collaborazione con «Il Battello» di Sarnico, per dare voce e visibilità agli ospiti che frequentano le due realtà e per mettere in evidenza i significati, la conoscenza e le conseguenze delle varie situazioni legate al mondo della disabilità.

Quattro momenti

A partire dalle 17, sotto la direzione artistica e la regia di Pietro Arrigoni, di susseguiranno musica, letture, sensibilizzazione e arte. L’onere o l’onore di aprire l’evento spetterà ai Conservatori «Luca Marenzio» di Brescia e di Dario Boario Terme e «Gaetano Donizzetti» di Bergamo. A seguire si terrà un flashmob a sorpresa che vedrà protagonisti proprio i ragazzi disabili sul ponte dove attualmente si trova allestita la mostra fotografica «Ri/tratti. I mutevoli volti che ci abitano». Sarà quel momento ad unire il «ponte delle parole» tra Brescia e Bergamo.

A seguire l’attrice Camilla Filippi (che ha recentemente pubblicato il libro «La sorella nascosta» riferito alla sorella disabile) e la chef Francesca Marsetti leggeranno brani tematici, alcuni dei quali scritti proprio dai ragazzi protagonisti, prima di affidare i saluti conclusivi alle autorità. Centrale nel progetto è proprio il concetto di «ponte», inteso sia come collaborazione e condivisione di obiettivi tra organizzazioni che operano nel settore sia come luogo fisico - e che rispecchia in pieno il cartellone ormai ricchissimo di «Cooperare per Cultura» redatto da Confcooperative Brescia.

Marco Vinetti è presidente di Vimarte, nuova realtà nell’ambito dell’Arte che da Brescia vende opere in tutta Italia attraverso lo schermo televisivo. In Confcooperative Brescia guida il comparto lavoro, servizi e cultura ed è membro del Consiglio di presidenza. È lui a contestualizzare l’iniziativa di domenica nel più ampio e ambizioso progetto: «Con questo evento, tra i più importanti del cartellone, siamo ormai oltre il giro di boia. Cooperare per Cultura è nata con la pretesa di poter fare incontrare il mondo della cooperazione e la cultura che contraddistingue questo anno ricalca in pieno il diktat fondamentale del fare cooperazione. Cooperare per Cultura è ormai un enorme progetto che è in continuo work in progress, ci sono sempre più realtà che desiderano entrare in questo percorso perché hanno trovato la propria specificità. Così a fronte di circa una trentina di progetti contiamo un centinaio di date e raccogliamo ancora adesioni».

Capitale diffusa

Così grazie a Confcooperative Brescia e a tutte le cooperative bresciane coinvolte si è dato vita ad una Capitale diffusa e immensa, che va da Montichiari a Edolo - nessuna località esclusa. «Ciò che è stato fatto rimarrà come modo di lavorare - conclude Vinetti -. Si tratta del primo germe caduto in un terreno, che schiuderà, radicherà, crescerà e darà i suoi frutti. C’è una forte volontà di non far morire tutto questo il 31 dicembre, ma utilizzare il bagaglio di esperienza anno dopo anno, basandosi sul 2023. Siamo solo al punto di partenza».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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