Tra Brescia Musei e Vittoriale l’alleanza parte dai biglietti scontati
Una città di Brescia meno «capitale del tondino» e più «capitale della cultura». Un Vittoriale meno «polveroso» e nostalgico (in tutti i sensi) e aperto alla contemporaneità.
Il rafforzamento del cambio di immagine dei due centri d’arte e storia bresciani è tra gli obiettivi della convenzione annunciata giovedì tra Fondazione Brescia Musei e Fondazione Vittoriale degli Italiani. Ambiziosi i traguardi prefissati («un dialogo tra istituzioni autorevoli, il primo passo verso la costruzione di progetti virtuosi, volano di uno sviluppo del territorio all’insegna della cultura come motore principe capace di attivare leve e relazioni» si legge nella presentazione). Nell’immediato, un accordo attivo da ieri per una bigliettazione coordinata: in sostanza, presentando il biglietto d’ingresso al Vittoriale o ad uno dei musei della Fondazione cittadina, si otterrà uno sconto per l’ingresso nell’altra sede museale. Compresa la mostra di opere dagli Uffizi che sarà allestita a marzo dell’anno prossimo negli spazi della villa di Gardone Riviera.
Travaso di visitatori
Il Vittoriale porta in dote - ha sottolineato il presidente della Fondazione, Giordano Bruno Guerri, ieri in conferenza stampa - i 180mila visitatori conteggiati nei primi mesi di quest’anno (+15mila sullo stesso periodo del 2022) e quindi destinati a salire ulteriormente. Brescia Musei non ha ancora reso noto i dati riferiti agli ingressi ai musei nella prima parte del 2023, ma - ha ricordato la sindaca Laura Castelletti - la città nell’anno di Capitale della Cultura ha registrato un +50% di presenze, e pure i musei con l’apertura della mostra «Il Pugile e la Vittoria» al Capitolium hanno visto un balzo nella bigliettazione, anche nelle settimane di grande caldo.
Alla pari
Numeri che consentono - ha aggiunto la presidente di Brescia Musei, Francesca Bazoli - di rapportarsi con un’istituzione come il Vittoriale da una posizione di «maggiore reciprocità». Insomma, non sarà la città ad attingere al serbatoio di visitatori del Garda, ma anche la Casa del Vate potrà trarre vantaggio dalla promozione offerta dai musei cittadini.
Lo sguardo si allarga naturalmente al territorio, come testimoniava ieri la presenza del vicesindaco di Sirmione e presidente di Garda Musei, Mauro Carrozza, e il saluto inviato da Massimo Ghidelli presidente del consorzio Garda Lombardia. Perché l’obiettivo finale è quello di «fare rete», e convincere i milioni di turisti sul Garda che - oltre a Verona e Mantova - vale la pena girare lo sguardo a Ovest e fare una capatina pure a Brescia. Capitale della Cultura.
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