Tiziano Ferro: «Ecco come sarà il mio Sanremo»
Ferro intervista Ferro. A pochi giorni dal suo debutto come ospite fisso nelle cinque serate del Festival di Sanremo, il cantautore si diverte a pubblicare sulla sua pagina Instagram un'intervista doppia di cui è assoluto protagonista nei panni alterni dell'intervistato e dell'intervistatore.
«Ma tu l'avresti mai detto che avresti fatto tutte e 5 le serate di Sanremo?», chiede Tiziano Ferro all'altro se stesso che risponde: «Neanche sotto tortura». Contento di fare parte del cast? «Di più di quello che lascio intravedere. E ho detto tutto». Già nei giorni scorsi Ferro si era detto felice come un bambino di 8 anni per l'opportunità che Amadeus gli ha dato e anche stavolta ribadisce che da 1 a 10 è contento 1997, ovvero l'anno in cui provò per la prima volta a salire su quel palco, partecipando - senza troppa fortuna - alle selezioni de L'accademia di Sanremo.
Su quel palco era poi riuscito a salire come ospite nel 2007, nel 2015 e nel 2017, oltre a un duetto con Michele Zarrillo nel 2006. Nel dialogo a due svela anche qualche dettaglio su ciò che farà in quei giorni. «Ho due idee: la prima è cantare alcuni dei miei successi - a 40 anni posso permettermi di dire successi -, poi vorrei rendere omaggio ai 70 anni del Festival e cantare alcune delle canzoni che hanno 'fattò i miei Sanremo. Che sono entrate nella mia vita direttamente dalle porte del Teatro Ariston».
Alcune scelte le rivela già: ci sarà «Mia Martini. Niente come lei che guardava la galleria dell'Ariston mentre ci gridava addosso Almeno tu nell'universo. E noi le credevamo tutti. E poi Modugno». Racconta che camminando di fronte al museo dei Grammy a Los Angeles un giorno ha visto il suo nome inciso su una stella di marmo sul pavimento «e mi sono emozionato. E mi sono anche sentito orgoglioso». Uno dei suoi Sanremo storici è quello del 1995: «Giorgia vinse con Come saprei ma erano tutte hit. Io avevo 15 anni e avrei fatto qualsiasi cosa per andare a Sanremo».
Alla parola «duetti», scherza, dicendo di voler portare sua mamma. Poi conferma che si esibirà con Massimo Ranieri. «1988. Perdere l'amore. Lui termina la sua prima esibizione, il salotto di casa mia cade nel silenzio più assoluto e mio padre dice questo vince. E io da quel giorno penso che voglio essere come lui». Ferro annuncia anche una sorpresa: «Presenterò un progetto completamente nuovo e inatteso per quanto mi riguarda: un documentario. Un progetto sul quale lavoro da anni e che uscirà a giugno, per Prime Video. Un'opera che mi racconta, alla luce dei 40 anni quasi compiuti e che nasce dall'urgenza di dire qualcosa in più di me, rispetto a quello che tutti sanno già. Il titolo sarà: FERRO».
E allora, appuntamento a martedì 4 febbraio. «Cosa si dice in questi casi prima di un concerto? Che sarà una figata!».
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