Thomas: «Non amo le rivalità Il mio sogno è vivere di musica»
Ha soltanto diciassette anni e contende l’amore musicale dei teenager italiani a Riki, egli pure uscito dalla corte talentuosa di «Amici di Maria De Filippi». Come già il 25enne milanese, approdato a Brescia nelle scorse settimane, anche il vicentino Thomas Bocchimpani - conosciuto con il nome d’arte di Thomas - arriva in città sulle ali del successo conseguito con l’album d’esordio eponimo, che (cosa ormai inconsueta nel nostro Paese) ha venduto parecchie migliaia di copie: domani, domenica, sarà al Dis_Play Bixia Forum, con l’organizzazione del Cipiesse (in via Caprera 5, con inizio - attenzione - alle 18; posto unico 20 euro; info allo 030.2791881 o su www.cipiesse-bs.it).
Essendo Thomas reduce dal sold out di Torino, cresce l’attesa per il suo arrivo da noi; abbiamo allora deciso di conoscerlo meglio.
Thomas, che effetto ti fa tutta questa attenzione, con bagni di folla ai firma-copie?
Ho sempre sperato che andasse così, per cui le emozioni sono forti e positive. Soprattutto, sono soddisfatto del legame che si è creato con i fan, che sono fantastici e calorosi. Il mio sogno è stabilizzare questa situazione e vivere di musica.
Nell’ep che ha preceduto «Thomas», intitolato «Oggi più che mai», hai fatto quasi tutto da solo, mentre qui ti sei affidato anche ad altri autori. Perché?
Ho preferito concentrami sull’interpretazione. E poi volevo confrontarmi con la scrittura altrui, per crescere. Assegno grande importanza al sound; per quanto riguarda i testi, non è fondamentale che tutto quanto contengono sia riferito a te: la musica deve farti viaggiare anche oltre ciò che ti appartiene.
Che cosa ha rappresentato «Amici» nella tua formazione?
Una grande palestra, sotto il profilo artistico e personale, dove ho avuto la possibilità di lavorare con grandi professionisti. Ma è anche un luogo in cui le dinamiche sono concentrate verso l’interno, e a un certo punto bisogna uscirne...
Senti la rivalità con Riki, che come te ha tradotto il successo del talent in copie vendute e live da tutto esaurito?
Non mi sono mai sentito rivale di qualcun altro. Ad «Amici» ho trovato un bel gruppo, con cui ho condiviso grandi momenti, senza percepire il peso della competizione. Di Riki ho grande rispetto e gli auguro fortuna, ma abbiamo modi differenti di fare musica e di stare sul palco.
Canti e danzi fin da piccolo, la duttilità è una tua cifra distintiva. La mostrerai anche sul palcoscenico bresciano?
Mi esprimo con la voce e con il corpo: non potrei rinunciare alla danza. Nello spettacolo - in cui canterò tutti i pezzi che ho inciso, più cover rappresentative del mio percorso e dei miei gusti musicali - ci sono pure aperture diverse, che vanno oltre la musica e la danza.
È nota la tua passione per Michael Jackson. Quali altri artisti apprezzi?
Sono tanti, ma dico Lionel Richie, gli Oh Wonder, James Brown, Justin Timberlake. Ascolto un po’ di tutto, ma poi amo combinare hip hop e funk con il pop.
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