The Crowsroads, l'omaggio a «Janis» Joplin ora è anche un video
Girato dal regista Enrico Fappani all'interno della Vecchia Praga, noto locale cittadino, nasce brescianissimo come il duo folk e blues The Crowsroads il video del singolo «Janis», contenuto in “Reels”, cd uscito alla fine di maggio 2016. E’ un omaggio alla grande cantante americana Janis Joplin, scomparsa a Los Angeles il 4 ottobre 1970. E proprio il 4 ottobre - cioè oggi - è la data scelta per la pubblicazione ufficiale online del videoclip, che proponiamo in questa stessa pagina.
Protagonista una giovane ragazza, che in un momento di relax casalingo, si imbatte in un video di Janis. Esce di casa e si reca in un locale vicino, dove troverà il duo bresciano, con Boris Savoldelli e i musicisti Antonio Giovanni Lancini e Giulio Corini, intenti a suonare “Janis”, attorniati da un pubblico spensierato e partecipe.
«Il testo - spiegano gli autori - si riallaccia a “Me and Bobby McGee”, uno dei brani più famosi di Janis, scritto da Kris Kristofferson (al tempo fidanzato della cantante) e si propone come suo proseguimento. “Me and Bobby McGee” si inserisce alla perfezione nell’immaginario giovanile di fine anni Sessanta: si parla di un ragazzo e una ragazza, un’armonica avvolta in una bandana, il sogno di una libertà senza compromessi, un viaggio in autostop; per lungo tempo i due vagabondano per gli Usa senza una destinazione, poi lui si stanca della vita on the road e decide di fermarsi per trovare una casa e mettere su famiglia. “Lo lasciai scivolare via / cercava una casa e spero l’abbia trovata / scambierei tutti i miei domani con un solo ieri / per sentire Bobby accanto a me” - canta una nostalgica Janis».
Ma che fine avrà fatto Bobby? Si sarà sistemato? Si sarà pentito della sua scelta, magari dopo aver visto il volto di Janis spuntare tra le pagine di una rivista o sullo schermo di un televisore? «In “Janis”, noi proviamo a darci una risposta, o meglio lasciamo che sia lo stesso Bobby a prendere la parola e raccontarci che ne è stato di lui».
Janis (Traduzione)
Janis disse: “Quando sarai vecchio e grigio
e la tua poesia sarà svanita
rimpiangerai tutte le perle che hai dimenticato
sulla riva del fiume”
Poi si fece strada tra la neve gelida,
aggiunse: “Bobby, devo andare”
e viaggiò fino a San Francisco
su un vagone malandato come una baracca
Da quando ha iniziato la sua folle corsa
sono diventato lo zimbello di tutti
sempre ad aspettarla qui, come un cane randagio
al binario 1
Ero il suo amore, ero il suo uomo
ero il suo faro nella notte
ma mi ha lasciato solo
Janis cantò in tutti i bar da quattro soldi
qualcuno dice che sia diventata una star
e che ora ha tutti gli anelli di diamante che vuole
sulle sue dita capricciose
Bene, ieri sera Jimmy ha rubato una vecchia televisione
l’abbiamo accesa, e che sorpresa per me!
C’era Janis che cantava “Summertime”
con indosso la sua pelliccia
Qui i treni effettuano le solite corse
ma non credo proprio che lei verrà
a buttare via la sua fama per un misero posticino
al binario 1
Ero il suo amore, ma ora scommetto
che porterò questa palla e questa catena per sempre
Beh, è brutto essere soli!
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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