Cultura

Il Teatro Grande di Angelini: «Non più elitario, ma pop e sociale»

Il teatro, dice il sovrintendente, può restare simbolo regale della città e suscitare stupore, diventando allo stesso tempo un bene che la comunità riconosca come proprio: l’intervista
Il sovrintendente del Teatro Grande Umberto Angelini - Foto Marco De Scalzi
Il sovrintendente del Teatro Grande Umberto Angelini - Foto Marco De Scalzi

L’anno del Teatro Grande è iniziato con «un filotto di soldout», che però non stupiscono. Il bilancio del 2024 presentato pochi giorni fa aveva già messo in luce il trend positivo del teatro cittadino, che dal 2019 a oggi ha aumentato il pubblico di quasi il 30%. Il famoso «lascito della Capitale della Cultura» si è quindi effettivamente concretizzato, in questo caso: i numeri sono cresciuti non solo rispetto a cinque anni fa, ma anche in relazione al 2023, che inevitabilmente aveva portato nume

Registrati gratuitamente
Questo è un articolo GDB+. Accedi o registrati per continuare a leggerlo. È facile e veloce.