Suor Cristina e il Padre Nostro:così finisce The Voice
Non ha versato una lacrima e non ha pronunciato le parole di rito. Suor Cristina Scuccia da Comiso, dopo la vittoria (ampiamente annunciata) della seconda edizione di 'The
Voice of Italy', ha abbracciato il suo sfidante Giacomo Voli, ha preso in mano il trofeo, ha ringraziato tutti coloro che stanno in terra: "Gli autori, la band, le mie consorelle che mi hanno sostenuta e mi hanno protetta quando ne ho avuto bisogno".
Poi è passata ai riconoscimenti 'superiori'. "Il ringraziamento più grande va a chi sta lassù", ha aggiunto la 25enne siciliana che ha chiesto, tra lo stupore generale, di recitare "tutti insieme", il Padre Nostro.
"Dio è il mio sposo, l'ho portato sul palco con la mia presenza. Dovevo ringraziarlo con una preghiera", spiega a telecamere spente suor Cristina che si presenta in conferenza stampa insieme alla sua superiora, suor Agata, tirando un sospiro di sollievo.
"Da domani tornerò alla preghiera, ad alzarmi presto, al mio servizio coi bambini", dice la giovane suora. "Il futuro? Non lo conosco. Il contratto discografico? Come ho detto, saranno i miei superiori a prendere le decisioni. I soldi della vincita? Io ho fatto voto di povertà e non mi sto preoccupando di quest'aspetto", risponde la religiosa. L'unica apertura, sempre condizionata da direttive del suo ordine, arriva sulla possibilità di essere la protagonista di un tour mondiale organizzato da Universal.
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