Cultura

Subito da premio «L’ideale dell’ostrica» di Ludovica Liparoti

Riconoscimento al Dubrovnik Film Festival per il primo corto, tra Verga e un femminicidio, firmato dalla bresciana
Ludovica Liparoti a destra durante le riprese - © www.giornaledibrescia.it
Ludovica Liparoti a destra durante le riprese - © www.giornaledibrescia.it
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Talvolta il primo vero confronto dietro la macchina da presa vale subito un riconoscimento. È successo a Ludovica Liparoti, giovane bresciana premiata per il suo cortometraggio «L’ideale dell’ostrica» al Duff, ovvero il Dubrovnik Film Festival, con una menzione speciale della giuria (tra i membri anche il cineasta salodiano Stefano Cipani).

Riecheggia la poetica di Giovanni Verga nel titolo del documentario che la ventenne, studentessa al Dams dell’Università Cattolica di Brescia, ha girato proprio in Sicilia, nello specifico a Favignana: non tanto sulle tracce del letterato, quanto ispirata da una vicenda che rimanda a un senso dell’ineluttabile affine a quello dei personaggi «vinti» tratteggiati dal Verga. Il breve film ripercorre una storia dimenticata, accaduta tra gli anni Cinquanta e i Sessanta e funestata da un femminicidio, rintracciando nel dramma spunti per riflettere sulla contemporaneità.

Ludovica si è affacciata alla regia grazie agli stimoli colti durante il suo percorso di studi: «Il documentario - racconta - è nato grazie al mentoring dei docenti Marco Meazzini e Fabio Piozzi, che mi hanno anche aiutata sul set, rispettivamente come operatore di ripresa e direttore della fotografia, coadiuvati da alcuni miei compagni di corso per completare il gruppo di produzione».

Emerge amore per l’isola, catturata in cartoline che illustrano una vicenda d’altri tempi raccontata da alcuni abitanti, che si rivela emblematica, in un crescendo emotivo che monta come una marea, fino alla rivelazione finale.
«Sono molto legata a Favignana - prosegue Ludovica - luogo d’origine della mia famiglia, dove torno spesso. La stessa scintilla per raccontare questa storia si è innescata sull’isola, ascoltando ciclicamente, estate dopo estate, il racconto orale di un sogno d’una mia parente». Ora la voce della donna è tra le testimonianze raccolte nel film, mentre Ludovica è già al lavoro per preparare un altro progetto che tornerà a concentrarsi sul passato e a puntare l’obiettivo sulla Sicilia. 

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