Su il sipario a «La Riserva del Grande» firmata Ampelio
Chi l'ha detto che la scena dei locali bresciani è statica? Nell'ultimo paio di anni dal Carmine al centro, si sono succedute aperture, chiusure, cambi di gestione sul fronte di ristoranti e bar. Dall'apertura al Carmine del Sottoscala e delle Notti di Cabiria, locale vegano nato da una costola del Dolcevite, a quella del Gin Bar di Viselli, re dello Champagnone che ha aperto i battenti sotto il volto di via Trieste a ridosso di piazza Paolo VI, fino alla novità di queste ore: quella che stasera vedrà tornare dietro il bancone dopo qualche mese di assenza uno dei volti più affermati del settore bar-tender e affini: Ampelio Zecchini.
Il barman italo-americano che a dispetto dei suoi 38 anni ha già collezionato un numero di esperienze di spessore - dalla formazione a Santa Fé, nel New Mexico, sino agli shaker brescianissimi di Carmen Town, Arteinté, Dolcevite, Box & Co. e Vermoutheria - aprirà stasera con il socio Enrico Squassina (compagno di avventura in diversi dei locali citati) "La Riserva del Grande", in via Paganora. Per lui, ora espressione - per nomina della Loggia - dell'assemblea del Ctb, il legame col... palcoscenico calza a pennello: il nuovo locale sorge a due passi dal teatro - da cui nome e raffinato sottotitolo "Spiritose invenzioni", citazione nientemeno che del commediografo veneziano Carlo Goldoni - e da quella piazza del Duomo che pare divenuta epicentro di una nuova movida light. La nuova proposta prevede "cocktail ben studiati, con infusioni nostre e aromatismi, insomma, ricercati".
A completare il quadro, una scelta di vini naturali e di birre selezionate e il coinvolgimento di altre realtà: la scuola Bar Keeper del compagno di viaggio al Box & Co. Stefano Sabatti, e lo storico ristorante di Borgo Trento Porteri che proporrà "Il Porterino", una proposta stagionale di panini gourmet (con pane de Le Fornarine della Badia).
Il tocco familiare completa l'opera: "Alle pareti - racconta Ampelio - ho voluto un quadro con una nave della Hamburg-Amerika Line, che portò i miei avi dalla Slovacchia in America e un poster di Cleaveland, la città di mia madre". Come a dire che inizia un nuovo viaggio (con lo spirito giusto...), ma che le radici non si tralasciano.
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