Serra Tarantola, oltre al libro c'è (molto) di più

«Tenere aperto è la ragione della mia vita». Non ci gira molto attorno Marco Serra Tarantola parlando della crisi editoriale che ha colpito in particolare le librerie indipendenti come la sua, «terza generazione di librai»: il nonno, Alfredo Tarantola, libraio di Pontremoli, negli anni Venti si trasferì a Milano - città in cui conobbe i primi editori italiani, tra cui Arnoldo Mondadori - per vendere libri su una bancarella, per poi approdare a Brescia. Qui la figlia Silvana aprirà la storica sede in corso Zanardelli da cui sono passati, negli anni d'oro, i più famosi scrittori italiani ed europei, uomini di governo, attori e attrici.

«Ma i tempi sono cambiati - ammette Serra Tarantola - e per non dover cambiare soggetto, il libro, abbiamo pensato di cambiare sistema». Domani, a partire dalle 16, grande festa in libreria per presentare la nuova stagione culturale, a cui saranno presenti tutti i docenti dei corsi, un laboratorio (con merenda) per i bambini (come quelli che seguiranno durante l'anno con l'artista bresciana Chiara Beschi di TraMe Arte) e dalle 18,30 aperitivo offerto a tutti.

Riconfermata la collaborazione vincente con Alessandro Mosca per i «Pomeriggi dell’arte», con Daniela Negri per lo storico corso di scrittura creativa e con Massimo Tantardini per i suoi happening su tematiche storiche, sociali, politiche artistiche e culturali.

Una novità invece il progetto «Note fra i libri» in cui il soprano Norma Raccichini, accompagnata dal pianista Nicola Morello, farà ascoltare la storia dei grandi compositori. Il sabato mattina sarà dedicato ai nuovi corsi di inglese per bambini, il pomeriggio alle visite guidate per scoprire le bellezze bresciane e la domenica ai live con musicisti nostrani.