Scatti di artisti bresciani in cerca di una nuova dimensione
«Tu come vorresti che ti fotografassi?», gli chiedeva. E loro si mettevano in posa: chi al centro, chi guardando in camera, chi con la matita in mano, chi di spalle intento a lavorare sul suo strumento.
«Loro» sono gli artisti di Brescia e provincia, catturati dall’obiettivo della fotografa Paola Linda Sabatti, che nel pieno della pandemia ha pensato che fosse doveroso documentare lo stato delle cose, come testimonianza presente e futura. Il soggetto è, quindi, semplice: artisti e artiste, tecnici e tecniche del mondo dell’arte della città, fotografati nei loro studi, nelle loro case o nei loro laboratori.
Ciò che ne esce è una grande narrazione corale, che racconta visivamente ed esteticamente il mondo dell’arte bresciana, e che in questi giorni sarà fruibile da tutti, grazie ad una mostra itinerante alla sua terza tappa.
Si tratta di «Spazio risonanza», che dopo essere passata in Carmine (per strada) e a Gardone Val Trompia (al Parco del Mella) sarà a Vulcano Studio in via Adige 3, in zona viale Piave, domani (sabato) e dopodomani (domenica), visibile con ingresso libero dalle 11 alle 23.
Fra note ed arte
«Una grande festa», l’ha definita la sua creatrice, che per le due giornate di esposizione non ha pensato solo di appendere le fotografie (e le opere degli stessi artisti ritratti, da Riccardo Angarano a Ilaria Grin, da Taleggio a William Fantini). Sabato 15, infatti, a partire dalle 15 si susseguiranno diversi appuntamenti di musica e arte: la chitarra di Laura Sirani, la fisarmonica di Andrea Bettini, un live painting con percussioni di Chiara Abastanotti e Mauro Faccioli, un laboratorio di modellazione istintiva di Fausto Salvi e la performance di Figli delle Stelle, oltre a quella di Valentina Soster e Fabrizio Bolis.
«Spazio risonanza», che ha il sostegno dell’associazione Valtrompia Storica insieme a Comunità Montana di Valle Trompia e Tavana, ha uno scopo ben preciso, e per questo la fruizione che ha pensato Sabatti - in tutte le tappe - è libera, inclusiva e accessibile: «Quando ho fotografato, ho capito che era un momento di forte mutazione umana. La pandemia ha modificato l’assetto politico, sanitario, sociale. E artistico, dato che il mondo culturale ha sofferto e sta ancora soffrendo, cercando una nuova dimensione. Il titolo richiama il concetto della cassa armonica, in questo caso gli spazi più o meno piccoli che hanno accolto gli artisti, fungendo da casse di risonanza per la loro arte».
L’effetto risonanza è amplificato anche nelle stesse installazioni. In questo caso, a Vulcano, le foto saranno appese in maniera tale, da creare un senso di immersione nelle stanze.
In vendita (su richiesta all’artista e su ordinazione) c’è anche un catalogo, corredato dai testi che gli stessi artisti e artiste hanno donato alla fotografa Paola Linda Sabatti, per raccontare in prima persona la loro situazione.
Altre sedi
Dopo Brescia, «Spazio Risonanza» (che rientra nel palinsesto di Brescia Bergamo Capitale della Cultura 2023) si sposterà in territorio bergamasco. Prima a Pagazzano, con le foto appese a sbalzo sul muro del Castello Visconteo (dal 22 luglio al 3 settembre); quindi sotto i portici del Centro Piacentiniano a Bergamo, nel periodo dall’8 settembre all’8 ottobre.
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