«Sarès Nedal», con Charlie Cinelli gli auguri del gruppo GdB
Un brano che, riscritto per l’occasione, è quasi una preghiera. Una suggestione che riporta al senso profondo del Natale in un anno in cui anche le festività escono stravolte dalla pandemia e dall’eccezionalità della situazione.
Insomma, per un anno, il 2020, decisamente fuori dal comune, anche gli auguri che come di consueto il Giornale di Brescia, Teletutto, Radio BresciaSette, Radio Classica Bresciana e Numerica rivolgono a tutti i bresciani, non potevano che essere speciali. Almeno quanto la voce e il cuore di Charlie Cinelli che, sollecitato da Maddalena Damini, direttrice artistica della radio e della tv dei bresciani, ha reinventato un brano da lui stesso concepito per il Natale di alcuni anni fa, conferendogli un’ulteriore impronta di sobrietà, adatta al clima di questo anno (ben diverso da quello festoso delle edizioni passate).
«La versione originaria – spiega lo stesso Charlie – era parte di un album natalizio. Voleva essere un omaggio al mio paese, Sarezzo, dalla cui banda era eseguita la melodia composta a quattro mani con un altro musicista saretino doc, Roberto Soggetti».Le note sono rimaste invariate. Quella deliziosa ambiguità del titolo – «Sarès Nedal», che stava a indicare da un lato proprio il comune trumplino, dall’altro un nostrano “sarebbe” – si scioglie oggi in una declinazione verbale che pare quasi volercelo ricordare, che è davvero arrivato questo benedetto Natale. Un momento speciale che pure ci coglie tutti alle prese con le ricadute di quel virus che da poco meno di un anno catalizza i nostri pensieri, gli sforzi, i sacrifici e le paure di tutti.
Charlie Cinelli – immortalato all’interno della Chiesa di San Cristo dei Missionari Saveriani, nel video che deve la regia a Massimo Grandi e Carlotta Franzoni – ha una parola per tutti: Natale arriva per chi non ha più nulla e per chi sconta molti danni, per chi è lontano e chi è vicino, per coloro ai quali manca un sacco stare in mezzo alla gente, ma anche per chi lavora negli ospedali, che per dirla in dialetto «i s'è gnamò fermàcc, g'ha triplicat i turni, vergü i s'è apò malàcc. Per chei amò ‘ndel lècc, per chei che gh'è mia pö e per i póer noni che i pöl véder nisü». E io che posso fare, si chiede Charlie? «Cante ‘na cansù, sarès Nedal pò a per lur». Uno di quei Natali autentici, nella loro semplicità: con la neve, la stella nel Cielo e la gente pronta ad aiutare chi ha meno.
Se di questo 2020 c’è qualcosa da salvare, in effetti, è proprio la straordinaria solidarietà dimostrata dai bresciani, in mille modi diversi (ci piace ricordare le tante donazioni tributate ad AiutiAMOBrescia), con uno slancio che ci fa sentire tutti più uniti anche se costretti alla distanza, di un metro e mezzo quando va bene, a quella di chilometri e silenzi quando neppure la tecnologia può giungere in aiuto.
Tra quanti sono costretti a rinunce – e l’elenco purtroppo è lungo –, Charlie non trascura neppure la categoria alla quale lui stesso appartiene. Quella degli artisti, di chi fa musica, che proprio nelle ore solitamente spensierate di San Silvestro conosce uno dei momenti più redditizi dell’anno. Inesorabilmente cancellato dalle limitazioni che il coronavirus ha portato con sé. Ma Cinelli ne è sicuro: anche stavolta i «musicanti» ce la faranno, «tanta è la loro abitudine al sacrificio».
A tutti i bresciani va in ogni caso l’augurio del Gruppo GdB, affinché con la stessa delicatezza di questo brano e di questo video, il 2021 riporti in ogni casa la serenità, tanta parte della quale il 2020 ci ha negato.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato