Sanremo, l'ordine di uscita di questa sera: Renga ottavo
Ecco la consueta conferenza stampa di «organizzazione», cui partecipano il direttore di Raiuno Teresa De Santis, il vicedirettore Claudio Fasulo, il direttore artistico Claudio Baglioni ed i presentatori Virginia Raffaele e Claudio Bisio.
Intanto ieri, venerdì, a tarda notte, la Giuria d’onore presieduta da Mauro Pagani e composta da Ferzan Özpetek, Elena Sofia Ricci, Claudia Pandolfi, Joe Bastianich, Serena Dandini, Camila Raznovich e Beppe Severgnini, ha decretato i vincitori della serata dei duetti (con ben 56 artisti sul palco): sono Motta e Nada, con il brano «Dov’è l’Italia?». Il verdetto non ha mancato di creare polemiche sia nel Teatro Ariston, sia sui social.
Prima dell’inizio della conferenza stampa, il siparietto in cui Baglioni, Bisio e Raffaele posano in mezzo ai fotografi, invece che davanti.
L’ordine di uscita di questa sera:
1 Daniele Silvestri
2 Anna Tatangelo
3 Ghemon
4 Negrita
5 Ultimo
6 Nek
7 Loredana Bertè
8 Francesco Renga
9 Mahmood
10 Ex-Otago
11 Il Volo
12 Paola Turci
13 Zen Circus
14 Patty Pravo e Briga
15 Arisa
16 Irama
17 Achille Lauro
18 Nino D’Angelo e Livio Cori
19 Federica Carta e Shade
20 Cristicchi
21 Nigiotti
22 BoomDaBash
23 Einar
24 Motta
Vengono assegnati il Premio per il miglior testo, il Premio per la miglior interpretazione, il Premio per il miglior composizione ed il Premio della critica.
Ospiti Eros Ramazzotti con Luis Fonsi ed Elisa.
Teresa De Santis, che riceve il tradizionale mazzo di fiorni da Claudio Bisio: «Le polemiche sui presunti riferimenti alla droga nel testo di "Rolls Royce" di Achille Lauro? Faremo delle analisi chimiche al testo - scherza il direttore di Raiuno -. È un Festival senza politica? No, è un festival con moltissima politicità. È un Festival che sa raccontare il Paese, con i suoi problemi e la sua criticità. È un grande affresco, a livello musicale, dell’Italia. E ci premiano anche i dati relativi allo share tra i giovani».
Claudio Fasulo: «I picchi di ascolti tra la performance di Ligabue e l’assegnazione del premio a Motta e Nada».
Claudio Baglioni: «I colleghi cantanti in gara affermano di respirare un’atmosfera piacevole e rilassata. Sono felice per gli ascolti, anche per il fatto che veniamo seguiti fino a tarda ora, ed anche il DopoFestival è un prodotto veramente piacevole e ben fatto. Complimenti a tuto il cast. È bello dare spazio anche ai più giovani. I ragazzi oggi si trovano nella condizione di non poter entrare da nessuna parte, perché trovano tutti gli spazi pieni. Chi occupa quegli spazi, non vuole essere spodestato. Io ho un rapporto particolare con mio figlio. A volte, lui sembra mio padre. Sono molto contento per come sia andata la serata di ieri. Attorno alla manifestazione stanno cadendo molti pregiudizi. Sogno un contenitore che possa dare spazio ad ogni genere musicale».
Virginia Raffaele: «Nonostante le ansie, le tensioni e la paura, ieri sera ho pensato che il Festival poi mi mancherà, che proverò un senso di vuoto. Alla fine si crea un’atmosfera di festa. Non ho potuto fare le maschere, ma devo dire che il mio compito quest’anno era diverso. Manca poco: spero di portare a casa il mio compito».
Claudio Bisio: «Ieri è stato tutto bellissimo. Temevamo la mole della serata. Dietro al palco c’era un caos incredibile. Ma la serata è andata "dritta".»
Virginia Raffaele: «Io con il freno a mano tirato? No, ho cercato di calarmi nel mio ruolo, ho rischiato e sperimentato, tra la lirica e il canto interrotto, ma anche la mimica, gag non parlate. Ho cercato un equilibrio. Oggi vediamo cosa riusciamo a tirare fuori».
Baglioni: «Al DopoFestival ho raccontato anche la mia esperienza artistica. Per gli artisti di una certa età il rischio è quello di controllare a distanza i colleghi coetanei, evitando di guardare a quello che fanno i giovani. Questo nascondersi in torri d’avorio senza mettersi in gioco è un rischio».
Ed il cast di Sanremo afferma che proprio il tema generazionale, visto anche alla luce del monologo da «Gli sdraiati» di Bisio, è un vero «tema politico».
Virginia Raffaele: «Il mio vero bilancio lo faccio alla fine. Mi hanno divertito molto le prove con l’orchestra. I momenti "Karaoke" dietro le quinte, quando abbiamo vissuto Sanremo da fan. Ma anche la mia gag con la Vanoni e Baglioni che imita Maurizio Costanzo. I momenti brutti? Sono quelli in cui devi drizzare le antenne e cercare di trovare delle contromisure. Nella prima serata ero tesa ed emozionata».
Claudio Baglioni: «Una mozione di encomio per Virginia e Claudio. Loro presentano il Festival, ma poi fanno delle vere e proprie performance. Viviamo tutti un’affascinante dicotomia.
Claudio Bisio: «Ho invidiato, da comico, la libertà di Pio e Amedeo. Non noi potevamo permettercelo...».
Baglioni ha voglia di fare il prossimo Festival? «Se riuscissi a dormire un mese di seguito, riuscirei poi a rispondere».
Come viene scelta la Giuria d’onore? «È u elemento del Festival che c’è da molti anni e che io ho ereditato. È una consuetudine del Festival. Viene composta cercando di capire chi desidera venire. Ci vogliono persone che siano fuori dall’ambito discografico, ma che abbiano comunque una certa preparazione. Ringrazio le persone che la compongono quest’anno. E Mauro Pagani è quanto mai accreditato. Comunque è una consuetudine del Festival che potrebbe essere cambiata. Non confermerei, se fossi ancora il direttore, il numero di 24 artisti in gara. Ne sceglierei 20».
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