Sanremo, l'alfabeto da Ascolti a Zingarate
Ecco il 68° Festival della canzone italiana dalla A alla Z. (Qui invece il programma della serata)
A come ASCOLTI - Inattesi, e da record. Lo share del festival è al top del millennio, per la gioia anche di Rai Pubblicità.
B come BAUDO - Superpippo sale in tribuna e scrive la sua lettera d’amore a Sanremo: 13 festival, un pezzo di storia della tv. Si commuove, raccoglie la standing ovation del pubblico, saluta a malincuore dicendo «Arrivederci all’anno prossimo».
C come il divo CLAUDIO - È lui il vincitore di Sanremo. Tra «Baglioni & Friends» e tributi ai grandi, fa del suo festival nazional-popolare un monumento all’arte povera della canzone. Gattona, si fa spettinare da Virginia Raffaele, ancheggia come Belen, si presenta in versione Robocop. Applausi.
D come DUETTI - In gara e non, regalano quasi sempre interpretazioni emozionanti. Su tutte quella di Gino Paoli e Danilo Rea con il padrone di casa. Ma la durata delle serate, anche per merito e colpa del karaoke collettivo, è XXXL. Un Sanremo per insonni.
E come EDUCAZIONE - La filosofia del festival è tutta nell’affondo (gentile) di Baglioni: la miglior risposta alla «tv della mediocrità» è quella «televisione antica per certi versi, anche un pò ambiziosa», che «setaccia il meglio che c’è».
F come FAVINO - Rivelazione doveva essere, è rivelazione è stata. Contamina Leopardi con Tony Renis, canticchia (benissimo, in realtà), ballicchia (Luis Fonsi, scansati), suonicchia il sax (e suona davvero). Su Twitter vola l’hasthtag #favinonudo, e lui per tutta risposta porta i fiori - e un panino - all’invidiatissima moglie in platea.
G come GNIGNI - La parola nonsense lanciata dai The Jackal trova cittadinanza al festival, nobilitata da Favino e da Vessicchio. E gli youtuber napoletani esultano.
H COME HUNZIKER - Biancaneve cinguettante, Heidi in versione rock, badante svizzera per Baglioni per dirla con Virginia Raffaele. Sorride sempre tanto, ma rivela doti da comica, cantante, ballerina. E illumina l’Ariston con le mise da urlo.
I come #IOSONOQUI - È la campagna lanciata da Michelle nel segno delle donne, con un fiore diverso ogni giorno. Un pò poco, forse, per dire no alla violenza. Ma a Sanremo, si sa, i fiori contano.
L come LENTO - Amore bello, con Baglioni e Gianna Nannini abbracciati, vale il picco di romanticismo e di ascolto, 13,8 milioni di spettatori.
M come MAESTRO VESSICCHIO - Chi chiede il codice per votarlo, chi lo candida come patrimonio dell’umanità. Tra un papillon rosso, uno arcobaleno e la bacchetta spezzata, resta il più amato del podio di Sanremo.
N come NON MI AVETE FATTO NIENTE - È il caso del festival 2018: il brano di Ermal Meta e Fabrizio Moro non è totalmente inedito? I due vanno a processo e vengono assolti: resteranno in gara, quotatissimi per la vittoria finale.
O come OSPITI - Attori hollywoodiani non pervenuti, stranieri ridotti al lumicino (anche se di gran classe come Sting e James Taylor), il palco è monopolizzato dai cantanti. «Finalmente non sono più valletti», è il plauso di Celentano.
P come PAR CONDICIO - Nel Festival orfano della politica, l’unico brivido - soprattutto per i cronisti - è l’arrivo di Matteo Salvini con la sua Elisa Isoardi. Sfila sul red carpet, supera i controlli, sorride nei selfie, si augura per il centrodestra «lo share del festival». Tanto rumore per nulla.
Q come QR CODE - Nella cintura di sicurezza che avvolge l’Ariston, la scansione di pass e ticket è obbligatoria a ogni piè sospinto.
R come ROMA CAPUT FESTIVAL - Se i festival di Carlo Conti erano accusati di essere fiorentino-centrici, quello di Baglioni strizza l’occhio alla capitale. Romani lui e Favino, romana la squadra del dopofestival con Edoardo Leo e i suoi amici, romani i giovani vincitori tra le Nuove Proposte (Ultimo e Mirkoeilcane). E ci si mette pure Barbarossa con il brano in dialetto Passame er sale.
S come SCALDAPUBBLICO - Fiorello ne fa un tormentone prima di esibirsi all’Ariston, ma da mattatore. Duetta con Baglioni, lancia il finto sondaggio sul voto, sbeffeggia tutti, dal «toy boy» di Orietta Berti al dg Rai Orfeo. Fa persino Baudo con il contestatore.
T come TORMENTONI - Una vita in vacanza de Lo Stato Sociale e Il congiuntivo di Lorenzo Baglioni sono già i prossimi candidati come tormentoni estivi. Raccolgono l’eredità lasciata da Occidentali's Karma di Francesco Gabbani.
U come ULTIMO - Un destino nel nome, il rapper romano arriva primo tra le Nuove Proposte cantando il disagio dei giovani e le incertezze del futuro.
V come VECCHIA CHE BALLA - Il volto è da nonnina premurosa, il look da compassata 83enne inglese. Ma con brillantini e paillettes piroetta come una teenager nelle coreografie di salsa acrobatica, sul palco con Lo Stato Sociale. È la star a sorpresa del festival.
Z come ZINGARATE - Chi l’avrebbe mai detto che al festival tutto musica e parole ci si sarebbe anche divertiti? Gag, battute, scherzi hanno rallegrato le lunghe notti sanremesi.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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