Cultura

Sanremo 2020, chi è Riki

Per la prima volta all'Ariston, il cantante di Segrate compie 28 anni il giorno di inizio del Festival
Riki - Foto tratta da Instragram
Riki - Foto tratta da Instragram
AA

Nome

Riki, pseudonimo di Riccardo Marcuzzo

Età e provenienza

Di Segrate compie 28 anni il 4 febbraio, il giorno in cui esordisce al Festival 

A Sanremo

Per la prima volta

Ha iniziato con

Nella stagione 2016-2017, partecipa alla sedicesima edizione di Amici di Maria De Filippi. Vince nella categoria canto. Durante il programma viene scoperto da Francesco Facchinetti che in seguito diventerà il suo mentore e manager. Nel 2017, grazie alla partecipazione ad Amici, è l'artista italiano che vende più dischi in assoluto

La sua canzone

Lo sappiamo entrambi scritta da Marcuzzo e Scirè che fonde insieme archi ed elettronica, strumenti acustici e vocoder, rappresenta a pieno la nuova fase artistica di

In duetto con

L'edera di Nilla Pizzi cantata con Ana Mena

Social

Facebook: @aboutRiki follower: 314.928

Instagram: about_riki 1,2 milioni di follower

Youtube: RIKI 578.000 iscritti

Testo

Le luci si spengono
Mentre il tempo sbiadisce nascosto in disparte
E ascolta fissandoci
Tra storie che scorrono
Le osserviamo cambiare e troviamo cambiati solo noi
Restiamo distanti restandoci accanto
Non lo noti anche tu?
Nei nostri sguardi che si sfiorano per strada e per sbaglio
A mezz’aria e senza alzarsi di più
Però qualcosa non torna
Tralasciando i ricordi che ho di te
Ti scrivo e dopo cancello
Non ti scrivo che tanto è inutile
Io fisso il vuoto che è a pezzi e tu
Ti addormenti guardando la tivù
Chissenefrega di noi se non so
Quello che vuoi se non parli
Se ci diciamo di sì ma fingiamo
E lo sappiamo entrambi
Parole che inciampano
Le sprechiamo in silenzi sfogandole addosso
E poi sul telefono
Trattieni i respiri e li aggiusti in un fiato
Ti diverti e ti annoi
Da adesso in poi non darmi mai e non darlo mai per scontato
Non rispondi se ti chiedo di noi
Però qualcosa non torna
Tralasciando i ricordi che ho di te
Ti scrivo e dopo cancello
Non ti scrivo che tanto è inutile
Io fisso il vuoto che è a pezzi e tu
Ti addormenti guardando la tivù
Chissenefrega di noi se non so
Quello che vuoi se non parli
Ci riproviamo ma la voce singhiozza
Urlami in faccia rinfaccia e vai
Silenzio in mezzo e dopo un po’
Il frastuono e poi il silenzio ancora
Però qualcosa non torna
Tralasciando i ricordi che hai di me
Mi scrivi e dopo cancelli
Non mi scrivi che tanto è inutile
Io fisso il vuoto che è a pezzi e tu
Ti addormenti guardando la tivù
Chissenefrega di noi se non so
Quello che vuoi se non parli
Se ci diciamo di sì ma fingiamo
E lo sappiamo entrambi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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