Sanremo 2019, l'imperatore del rock Luciano Ligabue
È Ligabue la star della penultima serata di Sanremo. L'artista - che torna all'Ariston dove emozionò nel 2014, al suo debutto assoluto al festival, arriva all'Ariston con la superchitarra, portando il suo rock sul palco.
«La seconda volta a Sanremo in 30 anni», dice lui, che viene annunciato da Claudio Bisio in un crescendo. Prima l'ingresso dalle quinte, poi dalla scala, poi dalla scala con una chitarra gigante, infine su un trono con un mantello rosso bordato di ermellino. Gag a parte, prima canta il suo ultimo singolo Luci d'America che anticipa l'album Start, in uscita l'8 marzo, poi la sua hit Urlando contro il cielo. Per l'esibizione con Claudio Baglioni, l'omaggio a Francesco Guccini, con Dio è morto.
Liga che canta guccini. ..mi sono emozionato.. Grazie
— Aquilanomassimo@gmail.com (@aquilanomassimo) 8 febbraio 2019
#Ligabue
La comparsa del Liga però sembra dividere il pubblico a casa, che sui social, si spacca tra adoratori incondizionati e ironici, indispettiti dal ripetersi, canzone dopo canzone, del «marchio» del rocker.
Intanto Ligabue su 3 accordi ci ha costruito una carriera.
— Unicorn🌸 (@eleonoraa_bi) 8 febbraio 2019
E voi state qua a criticarlo.#sanremo2019#Ligabue
L'imperatore del rock 💣❤
— Anna Schegge (@AnnaSchegge) 8 febbraio 2019
Sì, e lo diciamo #Urlandocontroilcielo #Ligabue#Sanremo2019 pic.twitter.com/kmCyfYZoZa
Hai corso sette ore in reparto, non ti sei messa mai seduta, hai i piedi a pezzi. Torni a casa e appena ti siedi per mangiare...e compare lui.😍 #Sanremo2019 #Ligabue pic.twitter.com/4FLkX2sPIb
— Emi💫 (@emipiccia) 8 febbraio 2019
Questa immagine di Luciano #Ligabue in versione regale, con il sottofondo musicale di un celebre brano dei #Queen interpretato dal grande Freddy #Mercury è un reato musicale di appropriazione indebita. #Sanremo2019
— giuseppe spampinato (@pippo121949) 8 febbraio 2019
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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