Cultura

Sanremo 2019, le pagelle e gli ascolti della terza serata

Crescono, seppur di poco, gli spettatori del Festival della canzone italiana. Lo share invece è un po' in flessione
  • Alcuni momenti dalla terza serata
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AA

Sono stati 9 milioni 409 mila, pari al 46,7% di share, gli spettatori che hanno seguito su Rai1
la terza serata del Festival di Sanremo di Claudio Baglioni. Più spettatori, quindi, e meno share.
Ma è talmente minima la differenza che si può dire che gli ascolti sostanzialmente tengono rispetto alla seconda serata, scontano un calo rispetto alla terza serata del festival 2018, che aveva messo però a segno una media record di 10 milioni 825 mila telespettatori con il 51.6%, lo share più alto dal 1999.

Terza serata di Festival. Diamo i voti.

CLAUDIO BAGLIONI: Sempre più defilato. Sta cercando di allontanarsi dal festival passettin-passettino senza farsi notare? Da dirottatore a dirottato. Ma quando si mette al piano è tutta un'altra storia. VOTO: 7

VIRGINIA RAFFAELE-CLAUDIO BISIO: La coppia non funziona. Ormai è una certezza. Ci provano e ci riprovano ma: o mancano le idee o manca la sintonia. O forse, mancano entrambe. VOTO DI COPPIA: 4

VIRGINIA RAFFAELE: Lanciamo una petizione: #Virginialibera. Il duetto con Ornella Vanoni è uno spiraglio sulle sue infinite possibilità di improvvisare. È bella, brava, sa cantare (e pure fischiare). Merita di più. VOTO: 7

CLAUDIO BISIO: Non si esalta nella coppia, ma è poco incisivo anche da solo. Non trova la quadra. A volte finisce a fare da tappezzeria. Avrà mica scelto le sue giacche proprio per questo? VOTO: 6.5

ANTONELLO VENDITTI: Ma se facessimo un festival di soli ospiti? Che cantano le loro canzoni più celebri? Con il pubblico che si scatena a tutta ugola? Ah, no. È Sanremo. Peccato perché quando arrivano artisti come Venditti è un piacere. VOTO: 8

ALESSANDRA AMOROSO: Qualcuno si è chiesto come mai sia stata chiamata come ospite di un festival al quale, per altro, non ha mai partecipato in gara. Dopo l'esibizione di stasera, la domanda sembra ancora più legittima. Peggio le piume del suo look o la voce che più di una volta è imprecisa? VOTO: 5

ORNELLA VANONI: la Vanoni che fa Virginia Raffaele che fa la Vanoni. La Vanoni che vaga per il palco trattenuta a fatica dalla Raffaele. La Vanoni che dice alla Rai che è venuta gratis «ma non deve diventare un'abitudine». La Vanoni. La sua presenza decisamente sopra le righe (e ad alto tasso ironico) è valsa l'attesa di tre sere piuttosto soporifere. E chissenefrega se dimentica le parole o se non va a tempo. È la Vanoni. VOTO: 7

RAF-UMBERTO TOZZI: È un attimo e l'Ariston si trasforma in discoteca. Medley micidiale acchiappatutto. Saranno pure la «vecchia guardia», ma riescono a entusiasmare più di tanti giovani (anche di molti di quelli in gara). VOTO: 8.5

PAOLO CEVOLI: Dopo la sferzata di Pio e Amedeo, è tutta in salita. Si capisce poco, si ride ancora meno. Non ci dovevano essere comici, aveva detto Baglioni. E forse, in questo caso, sarebbe stato meglio. Per fortuna dura poco. VOTO: 6

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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