Sangiovanni in concerto a Brescia sbanca con Malibu

«Malibu», «Malibu» e ancora «Malibu». Del resto, non si può pretendere da un diciottenne che ha pubblicato solo un ep di avere dal vivo il repertorio sconfinato di certi ben più titolati colleghi. Colleghi (italiani e stranieri) che guarda senza volerlo dall’alto in basso, comodamente piazzato sul podio della Top 100 Fimi nella quale si trova da 15 settimane.

Così, si può capire Sangiovanni se ieri sera - nell’Arena Campo Marte dove ha aperto la programmazione di settembre della Brescia Summer Music 2021 organizzata dal Cipiesse - ha proposto il suo tormentone estivo (oltre 16 milioni di visualizzazioni su YouTube in un mese) per ben tre volte: in apertura nel remix che lo vede duettare con l’americano Trevor Daniel, in chiave acustica e in originale, prima di salutare i mille fan declamando una «poesia» con il sottofondo della «Merry Christmas Mr. Lawrence» di Ryuichi Sakamoto.

Sangiovanni ha proposto l’intero ep eponimo, da - in ordine di apparizione - «Guccy Bag» a «Hype», da «Lady» a «Tutta la notte» (anche questa riproposta in versione acustica) alla «Maledetta primavera» di Loretta Goggi, eseguita nell’edizione numero 20 di «Amici» che l’ha visto trionfare nella categoria «Cantanti», sconfitto solo dalla ballerina Giulia Stabile. Una sconfitta «in famiglia», dal momento che Giulia è la sua fidanzata. La scaletta è stata completata dal singolo d’esordio del «Sangio», «Paranoia», dal secondo «Non +» e da un’altra cover, «Ti amo» di Umberto Tozzi, che manco a farlo apposta salirà sullo stesso palco lunedì.

Lo straentusiasta pubblico - la cui età media è stata alzata, ma senza esagerare, dalla presenza in qualche caso inevitabile di mamme e papà - ha partecipato cantando e alzando i telefoni a mo’ di accendini. Oltre a tributare meritati applausi alla dj di Sangiovanni, Santa Manu, e all’opening act, i bergamaschi Chiamamifaro, vale a dire la brava frontwoman Angelica Gori, figlia del sindaco di Bergamo Giorgio, e il chitarrista Alessandro Belotti, con il non piccolo aiuto del pianista bresciano Pierfrancesco Pasini.