Salone del Libro di Torino, ridotto ma in presenza
Dopo due anni il Salone del Libro di Torino torna in presenza. Non in forma ridotta, come gli stessi organizzatori avevano immaginato in un primo momento a causa del Covid. La 33esima edizione, in programma al Lingotto dal 14 al 18 ottobre, sarà «allargata, ampliata, moltiplicata, extra, con un allestimento e un programma...forse esagerato, pronto per fare gli stessi numeri degli anni passati», annuncia il direttore Nicola Lagioia.
«Pensavamo che la pandemia avrebbe ancora frenato gli arrivi di molti scrittori, soprattutto stranieri, invece è stato il contrario - dice -. Hanno tutti una gran voglia di tornare a parlare dei loro libri e di cultura».
I numeri snocciolati da Lagioia, insieme ai presidenti dell'Associazione Torino la Città dl Libro e del Circolo dei Lettori, Silvio Viale e Giulio Biino, fanno pensare in effetti ad un'edizione grandiosa. «Questo è l'unico evento fieristico europeo che ha accettato la sfida di spostarsi in autunno per poter ospitare il massimo di pubblico possibile», dice Biino, mentre Viale sottolinea gli immensi sforzi fatti per ospitare una fiera in totale sicurezza, accessibile solo per chi è munito di Green pass, con 4 sale in più al Centro Congressi tra le quali l'Auditorium da 600 posti, per un totale di 10 nuove sale convegni, di cui una, la Sala Bianca, esterna, così come esterno è il palco di SalTo Live davanti all'Oval. In tutto 18.000 metri quadrati in più. Agli eventi nelle sale grandi si può accedere solo su prenotazione online.
«Non solo - aggiunge Lagioia - abbiamo anche ampliato i corridoi di 4 metri anche se non era un requisito richiesto. E il Bookstock, grazie a Compagnia di San Paolo, non è mai stato così grande». Un Salone «straordinario, non scontato - osservano Fabio Del Giudice e Riccardo Franco Levi, direttore e presidente dell'Aie, in piena sintonia con un paese che ha visto aumentare nei primi 6 mesi dell'anno la vendita di libri del 44%». Non mancano gli ospiti e i grandi eventi. A inaugurare la fiera, dal titolo dantesco Vita supernova, ovvero la stella che esplode per riempire l'universo di energia nuova, sarà una lectio della grande scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie. Tra gli altri big Alicia Gimenez-Bartlett, Javier Cercas, il filosofo Edgar Morin, vera coscienza d'Europa dall'alto dei suoi cento anni, il sacerdote Pablo D'Ors, il caso editoriale Velerie Perrin, Stuart Turton. Si parlerà di attualità con Stella Morris, compagna di Julian Assange, Carmen Yanez, moglie di Luis Sepulveda e il grande Michel Houellebecq, portato a Torino in collaborazione con il Premio Mondello. Per non dire della scrittrice canadese Margaret Atwood, protagonista dell'anteprima del Salone, il 3 ottobre, a cura del Premio Lattes Grinzane.
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