Rkomi: «Ho scritto nel modo più naturale possibile»
Sulla 7 dell’una e mezza, la linea che da Roncadelle - in direzione Caino - raccoglie i ragazzi delle scuole da via Orzinuovi, una cassa bluetooth in uno zainetto di tela rossa picchia la strofa di «Apnea».
Alla fermata di via Togni, appena prima di arrivare in Stazione, il grosso del gruppo scende dall’autobus e si arrampica lento sulle scale del Freccia Rossa... È il giorno di Rkomi e del firmacopie del suo «Io in Terra», tredici pezzi che ieri, nel tardo pomeriggio, il giovanissimo rapper di Calvairate, Municipio 4 di Milano, ha dato in pasto - in formato cd - ad un codone di non meno di duecento teenager in attesa sul terrazzo del centro commerciale di viale Italia.
Il disco, uscito lo scorso 8 settembre, è stato prodotto da Marracash e Shablo, che così hanno accolto ufficialmente Rkomi nella loro factory Roccia Music. A differenza di «Dasein Sollen», l’ep ch’è stato dato alle stampe nel 2016, il nuovo album «è centrato su me stesso: parlo di me, del mio modo di vedere le cose, di come ho provato a trovarmi, a conoscermi», spiega Mirko Martorana (questo il vero nome di Rkomi) negli uffici del Freccia Rossa, poco prima di incontrare i fan per il firmacopie.
Leggi l'articolo completo sul Giornale di Brescia in edicola oggi, scaricabile qui in formato digitale.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato