Cultura

Rientro dalle ferie: quando le vacanze non servono a nulla

La «sindrome da rientro» colpisce un terzo degli italiani: i consigli per ritrovare l'equilibro al rientro al lavoro
AA

Irritabilità, stanchezza profonda, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno, mal di testa, talvolta perdita di peso. Sono questi i sintomi della cosiddetta «sindrome da rientro», la condizione psicofisica che attacca tre italiani su dieci al ritorno in ufficio. Un italiano su cinque, secondo un sondaggio di In a Bottle, a luglio si era detto già preoccupato per ciò che lo avrebbe atteso al lavoro una volta tornato dalle ferie ed ora che le vacanze sono agli sgoccioli il 32% degli intervistati dichiara di sentirsi più stressato di prima.

Per molti è legato a tensioni o problemi sul lavoro, per altri al semplice passaggio da un periodo di tranquillità alla ripresa della normale routine annuale: il 63% degli intervistati ha dichiarato di temere il ritorno alla routine, il 57% le ansie sul posto di lavoro, il 49% il rapporto con i colleghi.

Secondo uno studio spagnolo la categoria più a rischio è quella dei lavoratori di età compresa tra i 25 e i 40 anni. Attenzione: non parliamo di una malattia, la sindrome da rientro è semplicemente di un disturbo dell’adattamento, ma la seccatura resta ed esistono modi per evitarla, vivendo il rientro dalle ferie in totale serenità.

Innanzitutto è bene evitare di passare bruscamente dalle 8 – 10 ore di sonno del periodo estivo alle 6 – 7 concesse durante l’anno, ma abituare il fisico al cambiamento in modo graduale, cercando di andare a letto prima in modo da dormire a sufficienza. Per tornare alla routine è bene anche riprendere a mangiare ad orari regolari, in modo da sincronizzare l’organismo con il nuovo stile di vita, limitando l’uso di alcol e bevendo il più possibile acqua. Il cervello ha bisogno di zuccheri – senza esagerare – e carboidrati, perciò ben vengano frutta (soprattutto uva), miele, confetture e pane, pasta, riso e cereali.

Anche fare movimento è consigliato: l’attività fisica stimola la produzione di endorfine, dotate di proprietà euforizzanti e antidepressive. Fare attività fisica inoltre aiuta a dormire meglio e abbassa lo stress.

È bene anche sfruttare ogni occasione per stare all’aria aperta e alla luce del sole: entrambi sono antidepressivi naturali.

Se la cosa non vi convince, potete iniziare a pensare alle prossime ferie: a Natale mancano «solo» 119 giorni.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato