Renga a Sanremo, quello che un bresciano non può non sapere
Francesco Renga. Googolando il suo nome, in pochi secondi arrivano 2.560.000 risultati. Sabato erano circa la metà e c'è da credere che con l'inizio del Festival di Sanremo, i suggerimenti sul nostro cantante cresceranno ancora. In attesa di ascoltare il suo brano «Aspetto che torni» nella prima serata all'Ariston, ripercorriamo la sua vita bresciana, a caccia di qualche ricordo o qualche curiosità.
Dove è nato. A Udine il 12 giugno 1968, all'anagrafe è Pierfrancesco Renga. Vive a Brescia dall'età di due anni. Ha un fratello maggiore, Stefano, e una sorella gemella, Paola.
Il papà. Salvatorico, maresciallo nella Guardia di Finanza, non condivideva la passione musicale del figlio. Di origine sarda e sottufficiale della Guardia di Finanza, avrebbe voluto che il figlio seguisse le sue orme. E, in effetti, dopo il diploma di liceo scientifico - frequentato prima al Calini e poi al Copernico - Renga ha partecipato al concorso per entrare nell'Accademia, risultando ammesso. Non se ne fece nulla: Francesco si iscrisse ad Economia e Commercio, poi passò all'Istituto Europeo di Design a Milano, nel corso di Art Director, prima che la musica prendesse il sopravvento.
Mamma Jolanda. «Tracce di te». Ovvero: madre e coraggio. È dedicato alla mamma Jolanda, scomparsa quando lui aveva 19 anni, il brano che Francesco Renga porta a Sanremo el 2002. La morte della madre venne comunicata a Francesco una mattina alle sei, mentre tornava da un concerto con i Timoria. Il vuoto fu incolmabile, anche per quello che il cantante aspirava ad essere. Negli anni, Francesco, ha voluto sostenere in prima persona l'Ail, Associazione Italiana contro la leucemie-linfomi e mieloma, in ricordo proprio della mamma.
Fan di Renato Zero. Da adolescente era un sorcino, un fan di Renato Zero,
Prima dei Timoria. Il suo debutto nel 1985 nei Precious Time, il gruppo che da lì a poco avrebbe cambiato nome in Timoria, avvenne infatti al posto del fratello maggiore Stefano pure lui cantante rock. E lo stesso Stefano, di otto anni più vecchio - che alla carriera di cantante ha preferito quella di ingegnere -, è responsabile in buona parte della passione di Francesco per la musica e il palcoscenico. Era il 1985-86, e i Precious Time (Omar Pedrini alla chitarra, Pietro Paolo «Pette» Pettenadu al basso, Enrico Donelli alla chitarra, Enrico Ghedi alle tastiere e Diego Galeri alla batteria) cercavano una voce per partecipare a «Deskomusic», il concorso musicale fra istituti superiori organizzato da «Gli Ultimi» e sponsorizzato dal Giornale di Brescia.
Divinazione. Fu l'agenzia Divinazione a proporre ai Timoria l'iscrizione a Rock Targato Italia: passammo in tv, su Italia 1, in una serata in cui c'erano ospiti i Litfiba e i Denovo di Mario Venuti. Era l'87, e i Timoria vinsero il concorso. Da lì, l'audizione per la Polygram, che avrebbe prodotto il primo disco «Colori che esplodono».
«Affogo Baby». Nel 1991 la partecipazione al Festival di Sanremo, con «L'uomo che ride», e la vittoria del premio della critica tra le Nuove proposte. Francesco Renga ha lasciato i Timoria nel 1998, dopo la pubblicazione del settimo disco del gruppo (l'antologico «Senza Tempo»). Una separazione traumatica, che ha fatto sì che il vocalist rimanesse a lungo lontano dai riflettori. Nel novembre 1999 il ritorno, con il singolo «Affogo Baby».
Quartiere Casazza. Francesco prendeva il bus da Casazza, dove abitava, per raggiungerlo a casa
Spuntini notturni con le pastine di Gallizioli. Dopo le prove, a casa di Omar alla Pendolina, il gruppo si spostava a Collebeato, dove la pasticceria Gallizioli sfornava krafen di notte, nel laboratorio in un garage di una casa Marcolini, e i cinque facevano il loro spuntino notturno con un vassoio di paste.
Cantante dei Litfiba? Nel 1999 il mondo della musica fu messo soqquadro dal servizio con il quale il «Corriere della Sera» anticipò l'ufficializzazione del divorzio tra Piero Pelù e Francesco Renzulli e, contemporaneamente, mettendo il vocalist bresciano in cima alla lista dei candidati a prendere il microfono accanto a «Ghigo» (che rimarrà l'affidatario del marchio Litfiba). Cosa c'era di vero? «Nulla» disse Renga neo 31enne. «So che il mio nome era stato fatto in contatti con il management del gruppo, ma tutto si era subito arrestato (quando i vertici della mia casa discografica avevano spiegato che ho altri progetti)».
Calcio. Francesco non è mai stato un vero tifoso di calcio, tipo Omar tifossissimo del Brescia. Segue la Nazionale. L'Inter è la squadra che ha scelto da piccolo anche perché tutti a scuola facevano il tifo per qualche squadra e Renga ha seguito gli amici... più convincenti che lo hanno spinto a scegliere l'Inter.
Cosa cambieresti del tuo fisico? «Quasi tutto, non lo trovo così speciale. Mi piace il mio sorriso». Diceva nel 2005, anno in cui vinse Sanremo con «Angelo». In quello stesso anno Ambra Angiolini fu opinionista al Festival.
Nel 2009 al Pala San Filippo a vedere il Liga. Francesco Renga, Ambra Angiolini e... il piccolo Leonardo nella pancia della mamma: i tre fans illustri del «Liga» arrivano a concerto appena cominciato e si mettono "al sicuro" in zona mixer. Lei è bellissima, stretta in un abito rosso, che disegna il "profilo" di Leonardo e le forme più morbide e seducenti. Lui, fascia in testa, cerca di nascondersi un po' perché: «È il suo concerto», dice indicando il «Liga». «Luciano è un grande amico - confessa alla fine -. Ad Ambra piace tanto e ho dovuto portarla. Ha insistito, nonostante la pancia... Ma sta bene. Siamo felicissimi».
Renga nel 2010 dichiarò che si sarebbe sposato con Ambra Angiolini a Brescia, ma dopo undici anni di relazione e due figli, nel 2015 la loro storia sentimentale si chiude.
Papà modello. Di Jolanda e Leonardo (15, 12 anni) avuti insieme ad Ambra Angiolini. Da sempre attento e affettuso, riserva per i suoi concerti bresciani, sempre una fila di posti per i figli, i cuginetti e amici di scuola Ultimamente sui social Francesco condivide il momento compiti. Uno spaccato di vita quotidiana che il cantante condivide, con la solita discrezione rispetto ai figli, con tutti i suoi fan.
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