Quando Naval’nyj scrisse: «Ognuno può fare qualcosa, non abbiate paura»
Claudio Baroni
In anteprima mondiale Scholé pubblica gli scritti del dissidente-martire collezionati in antologia. Venerdì 24 maggio l’incontro alla Pace
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A Roma una fiaccolata per ricordare Aleksej Naval’nyj all’indomani della sua morte
«Alla fine della fiera dovrà apparire in Russia qualcuno che non mente...». Così Aleksej Naval’nyj spiegava perché era tornato a Mosca pur sapendo quanto rischiava. Dopo essere stato imprigionato e condannato, dopo essere stato avvelenato e aver rischiato di morire, perché tornare? «Il dilemma tornare o non tornare non si è mai posto – scriveva –, non c’è stata discussione, per la semplice ragione che io non avevo mai deciso di andarmene». Aveva promesso a chi aveva il coraggio di scendere in pi
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