Premio Strega ad Ada d’Adamo, morta ad aprile. Sabato la serata a Lonato
Ha conquistato tutti Ada d’Adamo con il suo potente libro d’esordio «Come D’aria» (Elliot), che l’ha portata alla vittoria del Premio Strega 2023 con 185 voti. La scrittrice e danzatrice, morta a 55 anni lo scorso primo aprile, due giorni dopo essere entrata nella dozzina del più ambito riconoscimento letterario italiano, ha saputo della candidatura allo Strega l’ultimo giorno della sua vita.
A ritirare il Premio il marito Alfredo Favi che, commosso, è riuscito a dire: «Un premio inaspettato e meritato». Loretta Santini, editrice della Elliot, ha ringraziato «tutti quelli che hanno creduto in questo libro» rifiutato da molti editori.
L'appuntamenti a Lonato
Domani, sabato, nei giardini della Casa del Podestà di Lonato, per il secondo anno consecutivo è in programma la prima uscita nazionale del vincitore del Premio. La serata sarà condotta da Giovanni Sciola, che vedrà protagonisti, oltre a Loretta Santini della casa editrice Elliot e Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci in collegamento da Roma, anche l’attrice Beatrice Faedi che darà voce ad alcuni brani del romanzo e un gruppo di ballerine della KlediDance di Desenzano, diretta da Silvia Frecchiami insieme all’amico ballerino Kledi Kadiu.
L’incontro è in programma alle 21.30. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili e le prenotazioni si raccolgono al numero 030.9130060.
Una storia d'amore
Scritto durante la malattia, «Come d’aria» è la voce autentica di una madre che combatte contro un tumore e racconta alla figlia disabile la loro storia. Un intreccio potente, vero e spietato, tra passato e presente che ha creato uno tsunami di consensi dal basso all’alto, che ha vinto anche il Premio Strega Giovani 2023, si è aggiudicato il voto collettivo di Strega off, ha portato alla vittoria un piccolo editore come Elliot e sono già stati acquisiti i diritti di traduzione in Francia.
Non è la prima volta che il Premio Strega viene assegnato postumo: era accaduto con «Passaggio in ombra» di Mariateresa Di Lascia nel 1995 e con il «Gattopardo» di Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel 1959. Ma questa volta la vittoria di Ada d’Adamo è stata accompagnata da qualcosa di magico che si è creato intorno al suo libro: una grande storia d’amore per la vita, per la danza e un invito a considerare ogni istante vissuto come un dono.
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