Premio Gubbio, per il Corridoio Unesco segnalazione speciale

La Redazione Web
Il progetto di Brescia è stato premiato perché è uno dei pochi casi in cui si immagina un sito archeologico non come un parco a tema, ma come un ambiente urbano integrato
Il Corridoio Unesco unisce l'area del Capitolium al Santa Giulia - Foto Filippo Poli © www.giornaledibrescia.it
Il Corridoio Unesco unisce l'area del Capitolium al Santa Giulia - Foto Filippo Poli © www.giornaledibrescia.it
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Il Corridoio Unesco progettato dallo studio di architettura Botticini + Farinelli Arw per Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia ha ricevuto una segnalazione speciale nella Sezione Italiana del Premio Gubbio 2024, diretto dall’architetto e professore Nicola Russi.

La XII edizione del premio, la cui cerimonia di premiazione si è svolta a Gubbio il 29 novembre, era intitolata «Europa terreno comune» e ha raccolto il più alto numero di candidature della storia della manifestazione, con 58  progetti inviati dall’Italia, diciannove dai paesi europei e quarantaquattro tra tesi di dottorato e di laurea magistrale.

Dall'alto uno scorcio del Corridoio Unesco - Foto Filippo Poli © www.giornaledibrescia.it
Dall'alto uno scorcio del Corridoio Unesco - Foto Filippo Poli © www.giornaledibrescia.it

Perché è stato scelto il Corridoio Unesco

Il progetto per il Corridoio Unesco propone l’integrazione del paesaggio e l’inclusione dei contesti monumentali non toccati dal percorso unendo e aprendo alla città luoghi prima chiusi, andando a restituire una vera e propria promenade - sezione sulla storia urbana romana e medioevale di Brescia. Un «tappeto di pietra» si snoda tra vicoli, piazze, corti e monumenti consentendo a tutti una fruibilità di questi luoghi straordinari.

Il progetto di Brescia del Corridoio Unesco è stato premiato perché è uno dei pochi casi in cui si prova a immaginare un sito archeologico non come un parco a tema, ma come un ambiente urbano: nella città storica di Brescia è stata resa possibile l’ibridazione tra la dimensione archeologica e la vita di tutti i giovani.

Una panoramica di Brescia e del Corridoio Unesco - Foto Filippo Poli © www.giornaledibrescia.it
Una panoramica di Brescia e del Corridoio Unesco - Foto Filippo Poli © www.giornaledibrescia.it

La storia del premio

Il Premio Gubbio è il più importante riconoscimento italiano per i progetti e i piani di riuso che intervengono sul patrimonio esistente, in città e territori d’interesse storico. È attribuito ai progettisti, enti pubblici e operatori privati che li realizzano in qualità di esecutori o promotori e lo conferisce Ancsa, l’Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici, da più di 60 anni punto di riferimento italiano ed europeo per il dibattito e la riflessione progettuale su questi temi.

Il Premio Gubbio è stato istituito nel 1990 ed è assegnato ogni tre anni. Si struttura in tre sezioni: Italiana, Europea ed Universitaria. Mario Botta, Juan Navarro Baldeweg, Renzo Piano, Philippe Prost, Alvaro Siza, West 8, Whiterford Watson Mann, oltre ai comuni di Bologna, Firenze, Grenoble, Napoli, Pisa, Venezia e tanti altri sono tra i premiati degli ultimi trent’anni. Progettisti, critici, storici e ricercatori di tutta Europa hanno partecipato alle diverse edizioni del Premio Gubbio come segnalatori o giurati: Nina Bassoli, Nadia Casabella, Sasa Dobricic, Baptiste Manet, Sara Marini, Luca Molinari, Manuel Orazi e Giulia Ricci, tra gli altri.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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