Premio di poesia santi Faustino e Giovita, Bonfante e Franzoni vincono l'edizione 2024

A Velise Bonfante di Desenzano del Garda e a Roberto Franzoni di Calcinato sono andati i primi premi per poesia e brani musicali inediti in dialetto bresciano della 17esima edizione del Premio di Poesia santi Faustino e Giovita, il concorso dedicato alla poesia in dialetto bresciano. Il titolo della poesia di Bonfante è «Tàzer sensa tèmp», mentre Franzoni ha scritto una canzone intitolata «El me Cés».

La nomina dei vincitori, sui 50 partecipanti di quest’anno, è stata decretata a fine gennaio nella sede della Fondazione Civiltà Bresciana, composta da Costanzo Gatta, Maria Rosa Bertellini, Alfredo Bonomi, Piergiorgio Cinelli, Massimo Lanzini, Milena Moneta e Daniele Squassina. Oggi, invece, si è tenuta la premiazione ufficiale nel giorno di festa dei santi patroni di Brescia.

Per la sezione poesia sul podio insieme a Bonfante ci sono, al secondo posto, Angelo Comparcini di Brescia con la poesia «El tèp che resta» e, al terzo, Angelo Bergomi di Rovato con la poesia «Viàs».

Le segnalazioni al merito sono andate a Angelo Giovanni Trotti di Monno con la poesia «Tapìne», Franco Bonatti di Desenzano del Garda con «La fontanèla», Roberta Ventura di Vezza d’Oglio con «Sipario desquarcià». Menzioni d’onore invece a Franco Visconti di Brescia, autore di «El contadì de la Caffaro» e Marina Moscardi di Breno, che ha scritto «Al Minighì Picapreda».

Infine sono stati assegnati i premi speciali «Francesco Braghini» a Pierluigi Dainesi di Brescia con la poesia «El vul» e «Cinelli» a Bruno Garzoni di Villanuova sul Clisi per la poesia «Vècc».