Cultura

Pooh, nelle canzoni l'entusiasmo di una rinascita

Esaurito il Palabrescia per lo storico gruppo, accompagnato per l'occasione da un'orchestra, che dà appuntamento per l'estate.
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Il sogno dei Pooh continua, senza sosta, come se avessero appena iniziato una nuova vita artistica. Un gruppo di leggendari musicisti che si specchiano nel ritratto immortale di un Dorian Gray che non li fa mai invecchiare, musicalmente parlando, e che anzi dal passato ritrovano nuove linfe e nuovo pubblico.

Come quello di ieri sera che ha gremito un Palabrescia da tutto esaurito, in città, per non perdersi «Opera Seconda»: quasi tre ore di concerto con Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian affiancati da un grande come Phil Mer alla batteria e da Danilo Ballo alle tastiere. Ma è stata soprattutto la Ensable Symphony Orchestra ad accompagnare con grazia la storica band, 33 elementi che hanno amplificato e splendidamente arrangiato le canzoni storiche dei Pooh. Ma non solo quelle.

La prima parte dello show ha ripercorso le canzoni dell'album «Opera Seconda», non tutte così popolari, perché a parte «Canterò per te», «Ci penserò domani» e «Pierre», vengono rispolverati pezzi in stile fusion, con dilatazioni strumentali e versioni inedite. Il tutto avvolto da un effetto di luci a dir poco spettacolari, che hanno catturato lo sguardo della platea. Orecchio e occhio viaggiano insieme senza sosta, e «Parsifal» rimane la perla immortale. Non può mancare la dedica del terzetto a Valerio Negrini, storico paroliere recentemente scomparso, raccolta da un lunghissimo applauso. La seconda parte del concerto regala canzoni conosciute ma non tutte così scontate. «Dove comincia il sole», «L'aquila e il falco», seguita dalla struggente «Uomini soli», perfetta con accompagnamento orchestrale. Finale in crescendo e entusiasmo da stadio della platea con «Tanta voglia di lei», «Pensiero», «Chi fermerà la musica». La Piccola Katy ormai ai concerti dei Pooh si fa accompagnare dalle nipoti. Nei saluti finali, un appuntamento alla prossima estate. a. crox.

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