Poesie dialettali, il premio di San Faustino ad Alberto Zacchi
È Alberto Zacchi di Flero, con «I Giorni del Non», a vincere la quindicesima edizione del Premio di poesia Santi Faustino e Giovita, sezione in dialetto bresciano, organizzato dalla Fondazione della Civiltà Bresciana e trasmesso in diretta streaming su Facebook.
Zacchi ha trionfato grazie all’alto contenuto lirico e al sapiente ricordo a una struttura metrica che esalta la musicalità della lingua dialettale, con musicalità mai scontate
Secondo posto per Dario Tornago di Brescia con «Una barchetta di carta», capace di esaltare, facendoli diventare aulici, gesti, oggetti e situazioni quotidiane, con la barchetta di carta metafora della precarietà umana. Completa il podio Angelo Lino Marconi di Chiari, al terzo posto con «Vecchio Autunno», un componimento vagamente crepuscolare capace di far rivivere attraverso immagini bucoliche la tradizione contadina locale.
La giuria ha inteso riconoscere poi un premio speciale per un componimento di impegno sociale, andato a Giuliana Bernasconi di Brescia con «Una donna», poesia di forte denuncia sociale del fenomeno del femminicidio e della violenza sulle donne.
Menzioni d’Onore per Luigi Legrenzi di Passirano con «Il firmamento» e Diego Arrigoni di Brescia con «Scarpe Slacciate». Infine, altre menzioni di merito vanno a Samuele del Pero di Pralboino con «Il Professore» e a Graziella Abbiatico di Flero, «Per non dimenticare nessuno».
Il primo premio del concorso nazionale, per il quale sono arrivate oltre 400 poesie da più di 200 autori, è andato a Assunta Spedicato di Barletta con «Dove nessuno offende», per l’utilizzo di immagini oniriche e la ricerca di un mondo irreale e irrealizzato.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato