Cultura

«Panariello a Capodanno»: uno spettacolo tutto all’insegna delle risate a Brescia

Edizione speciale per lo show del comico, in scena il 31 dicembre al Gran Teatro Morato
Giorgio Panariello il 31 dicembre sarà al Gran Teatro Morato per lo show di Capodanno - © www.giornaledibrescia.it
Giorgio Panariello il 31 dicembre sarà al Gran Teatro Morato per lo show di Capodanno - © www.giornaledibrescia.it
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«Mi intervistavo da solo, chiuso nel bagno, usando come microfono la spazzola di mia nonna; poi alle scuole medie riempivo i quaderni della mia firma, immaginando di essere famoso e concedere autografi. Ho sempre sognato - ci confida Giorgio Panariello, da noi intervistato - di fare questo mestiere e ci sono riuscito. Questa, nonostante le mie vicende familiari siano state anche drammatiche, è una favola a lieto fine, che ho voglia di condividere col pubblico. Visto che è Capodanno, racconterò solo i momenti più divertenti».

Sarà questo lo spirito di «Panariello a Capodanno», lo spettacolo che il comico toscano porterà a Brescia, al Gran Teatro Morato, via San Zeno 168, il 31 dicembre dalle 22,30. Biglietti dai 54 ai 72 euro, anche in prevendita su ticketone, comprensivi di spumante e dolci per il brindisi. Organizza Zed.

Vedremo sul palco molti dei personaggi che ti hanno reso famoso, come l’imitazione di Renato Zero, piuttosto che la signora Italia o Mario il bagnino?

Credo di sì, la base da cui parto sarà «La favola mia» - ci risponde l’attore -, lo show che sto portando nei teatri e la cui tournée continuerà fino a marzo del prossimo anno; è un periodo in cui sento il bisogno di raccontare di me, Giorgio, in scena; ma per il 31 cambierò alcuni monologhi e personaggi e punterò di più, appunto, sul divertimento.

Passati i 60 anni cosa è cambiato rispetto agli inizi?

La vista - scherza il comico -, infatti adesso devo indossare gli occhiali, non sul palco dei teatri, ma a «Tale e quale show», in tv, dove ho accettato di andare grazie all’insistenza dell’amico Carlo Conti; hanno anche una montatura alla moda, ma in realtà sono una necessità: ho problemi a guardare da lontano e lì è importante osservare bene il trucco dei personaggi e l’interpretazione.

Insieme a Carlo Conti scherzate anche sugli acciacchi...

Sì, abbiamo postato su Facebook prima la prova della pressione a casa mia (quando sono stato di recente in convalescenza a causa di una labirintite) e lì l’ho battuto io; poi io e lui al ristorante che illuminiamo il menù con le torce dei cellulari, lui pure con gli occhiali e lì, appunto, ha vinto lui. Pieraccioni (insieme agli altri due parte di un trio comico alle origini del loro successo, ndr), che ha pochi anni in meno, ma si sente un ragazzino, ci gode «come un cinghiale» a ridere delle nostre debolezze.

Il segreto della tua serenità quindi è l’autoironia e anche la tua giovane compagna che ti sta accanto?

Noi non fingiamo, ci presentiamo per quello che siamo; sì, la mia compagna (Claudia Maria Cappellini, classe 1985, modella, ndr) è giovane, ma la più adulta dei due sembra lei: anche per questo mi sento fortunato e forse è uno dei motivi per cui stiamo insieme ormai da 8 anni.

Impegni attuali e futuri che ti attendono?

«Tale e quale show», in tv, fino a gennaio; inoltre stiamo progettando la partecipazione ad una fiction, di cui ancora non posso parlare; a marzo poi terminerà, come ho già detto, la tournée teatrale e vorrei portare lo show in tv.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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