Cultura

Palazzo Martinengo riapre alle mostre

Da oggi l’esposizione di Matteo Sambero che racconta la quotidianità nei giorni del lockdown
MARTINENGO, STAGIONE CORAGGIOSA
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Dopo i rinvii e il lungo lockdown, la Fondazione Brescia Eventi e la Provincia riaprono le porte di palazzo Martinengo inaugurando in veste ridotta, ma non per questo meno interessante e incisiva, tre mostre che si susseguiranno da oggi al 20 dicembre, comprese le consuete Giornate europee del patrimonio che quest’anno cadono il 26 e 27 settembre sotto il tema «Imparare per la vita».

Mostre, rassegne, il progetto «Il Grande in provincia», la collaborazione più che decennale con il Touring club italiano, testimoniano un impegno nato dalla connessione e dal dialogo con tante realtà bresciane. Sono oltre 50 i Comuni che la Fondazione ha messo in rete, creando un circolo virtuoso di cultura attiva e responsabile.

La stagione delle mostre inizia oggi con l’inaugurazione alle 18 di «#viewindow-storie di una quarantena», 174 scatti del videomaker Matteo Sambero che raccontano la quotidianità nata dal disagio dell’isolamento.

Dal 2 ottobre al 22 novembre, poi, palazzo Martinengo ospiterà «I giovani sotto il fascismo: il progetto educativo di un dittatore», curato dal Centro Studi Rsi di Salò, che vuole approfondire le modalità con cui un regime totalitario è riuscito a irregimentare un’intera generazione di italiani. La mostra si avvale, oltre che di una rigorosa ricerca storica, dell’apporto concreto di oggetti, cimeli e ricordi dei bresciani che hanno accolto l’invito a partecipare attivamente grazie ai Collection Day, promossi dal nostro giornale.

Chiuderanno il semestre i giovani artisti del Premio Nocivelli, con l’esposizione intitolata «Le stanze del contemporaneo» (dal 28 novembre al 20 dicembre), dedicata alle opere vincitrici della dodicesima edizione del concorso, organizzato dall’Associazione culturale Techne.

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