Oscar, Sorrentino nella shortlist con «È stata la mano di Dio»
«È stata la mano di Dio» di Paolo Sorrentino è entrato nella shortlist dei 15 migliori film internazionali in corsa per la 94esima edizione degli Oscar, in programma nel 2022.
La votazione per le candidature agli Oscar inizierà giovedì 27 gennaio e terminerà martedì 1° febbraio: le nomination agli Academy Awards saranno annunciate martedì 8 febbraio, mentre la cerimonia di premiazione si terrà domenica 27 marzo, quando si saprà se il regista napoletano avrà conquistato la sua seconda statuetta, otto anni dopo «La Grande Bellezza» del 2014.
Ieri, per entrare nella shortlist, «È Stata la Mano di Dio» ha dovuto competere con un pool di candidature nazionali da 92 Paesi. Gli altri film che hanno superato il taglio da parte dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences sono per l’Austria «Great Freedom», per il Belgio «Playground», per il Bhutan «Lunana: A Yak in the Classroom», per la Danimarca «Flee», per la Finlandia «Scompartimento n. 6», per la Germania «I’m Your Man», per l’Islanda «Lamb», per l’Iran «Un eroe», per il Giappone «Guida la mia macchina», per il Kosovo «Hive», per il Messico «Preghiere per il rubato», per la Norvegia «La persona peggiore del mondo», per Panama «Plaza Catedral» e per la Spagna «Il buon capo».
Il film italiano era tra i favoriti della vigilia, insieme alla pellicola iraniana di Asghar Farhadi e il film animato danese di Jonas Poher Rasmussen. Buone vibrazioni anche per il nipponico «Drive My Car» di Ry-suke Hamaguchi, tratto da un racconto di Haruki Murakami. Non ha invece passato la selezione il francese «Titane» che aveva vinto la Palma d’Oro a Cannes. Il film animato «Flee», già premiato agli Efa (European Film Awards), è entrato anche nella nelle shortlist del miglior documentario, miglior cartone animato e potrebbe fare la storia come il primo documentario candidato a miglior film. Un centinaio di lavori erano in corsa tra i documentari e la shortlist annunciata ieri include oltre a «Flee», anche «Summer of Soul», «Billie Eilish», «The Rescue» e «The Velvet Underground». Esclusi invece gli italiani in lizza tra i documentari «Ennio» di Giuseppe Tornatore e «Marx può attendere» di Marco Bellocchio.
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