Orsini, Bisio, Paiato, Solenghi-Pozzi: il cartellone del Ctb fra prosa e nuova ricerca
Un toccante omaggio al poeta Achille Platto, appena scomparso, con un brano dal «Bibbiù» letto da Giuseppina Turra, è stato la sorpresa della serata di presentazione della Stagione 2023/24 del Centro Teatrale Bresciano, ieri sera in un Teatro Sociale affollato e con altri spettatori collegati in diretta streaming.
Il carismatico Gioele Dix e la giovane e fresca Valentina Cardinali hanno fatto scorrere come in un album gli spettacoli che ci attendono; Dix ha anche proposto due canzoni dal suo prossimo lavoro su Giorgio Gaber. Nel corso della serata sono intervenuti la presidente del Ctb Camilla Baresani, il regista Piero Maccarinelli, Fabrizio Sinisi e il regista Claudio Autelli con l’attrice Carlotta Viscovo, Marco Archetti e Fausto Cabra, e in video Simone Cristicchi, Ugo Dighero, Elisabetta Pozzi e Tullio Solenghi, Bucci e Sgrosso, Moni Ovadia, la Ruth Shammah e altri ancora.
Sul palco ha portato i saluti istituzionali la sindaca Laura Castelletti - preannunciando che l’apertura del Teatro Borsoni sarà l’evento conclusivo dell’anno di Brescia Capitale della Cultura. Sono poi intervenuti il vicepresidente di A2a Giovanni Comboni col presidente di Fondazione Asm Felice Scalvini, il consigliere provinciale Roberto Bondio e per BCC Agrobresciano il vicedirettore generale vicario Alessandro Comini. A chiudere il direttore del Ctb, Gian Mario Bandera, ha ringraziato il pubblico che segue sempre con attenzione le proposte del teatro.
Protagonisti
Poi via con gli spettacoli a venire (per motivi di spazio, ne citiamo solo alcuni, ma alleghiamo il cartellone completo): Franco Branciaroli con Graziano Piazza e Viola Graziosi saranno interpreti de «Il caso Kaufmann», dal romanzo di Giovanni Grasso. Simone Cristicchi esplorerà il confine tra follia e santità in «Franciscus». Lucilla Giagnoni con «Casta Diva» renderà omaggio alla Callas, in uno spettacolo realizzato dal Comune di Sirmione con Ctb e Teatro Faraggiana di Novara.
Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia, Filippo Dini (anche regista) porteranno in scena «Agosto a Osage County» (Pulitzer e Tony Award come miglior opera teatrale) dell’americano Tracy Letts.
Umberto Orsini, diretto dal bresciano Luca Micheletti, proporrà «Le memorie di Ivan Karamazov», testo originale scritto dai due artisti: gli farà da controcanto «Il delitto Karamazov» con la drammaturgia di Fausto Malcovati. E pure «Demòni», riscrittura di Fabrizio Sinisi, per affondare lo scandaglio in bisogni e desideri dei giovani di oggi.
Valter Malosti con Anna Della Rosa porterà il suo «Antonio e Cleopatra». Rocco Papaleo sarà «L’ispettore generale» di Gogol. Giacomo Andrico firma la regia di «Sola», variazione su «Giorni felici» di Beckett con Giuseppina Turra. Ugo Dighero con Mariangeles Torres interpreterà «L’avaro» di Moliére nella riscrittura di Letizia Russo.
Claudio Bisio, in scena con due musicisti, narrerà il testo di Francesco Piccolo «La mia vita raccontata male».
L’omaggio al centenario di Testori porterà in scena «I promessi sposi alla prova» con Giovanni Crippa e Federica Fracassi e «La Maria Brasca».
Maria Paiato racconterà undici storie di donne dal primo calcio femminile inglese, in «Ladies Football Club», testo di Stefano Massini. Cesare Bocci con Galatea Ranzi, diretti da Maccarinelli, affronteranno difficili nodi familiari ne «Il figlio» di Florian Zeller. Bucci e Sgrosso ci porteranno nelle brume di Ibsen con «La casa dei Rosmer». Viola Graziosi renderà omaggio a Sibilla Aleramo in «Amo dunque sono».
Le produzioni del Ctb
Fra le produzioni del Ctb, «Cuore di burattino», con Lella Costa, rifletterà sul «Pinocchio», con la regia e la collaborazione al testo di Gabriele Vacis (Valentina Cardinali ieri sera ha proposto qualche passo dal capolavoro di Collodi).
Chiuderà la stagione «Kakuma», testo e regia di Laura Sicignano: spettacolo nato da un’esperienza in uno dei più grandi campi profughi del mondo, in cui vivono circa 270.000 persone, nella regione del Kenya al confine con il Sud Sudan.
In margine della serata, la presidente del Ctb, Camilla Baresani, ha dichiarato: «Siamo confortati e sempre più sollecitati nel nostro impegno, dalla classifica del Ministero, che mette il Ctb al 3° posto fra i Teatri italiani di rilevante interesse culturale (Tric). Lavoriamo con attori, registi e drammaturghi tra i più importanti della scena italiana e mi sembra che il teatro stia contribuendo in maniera importante all’affermazione della cultura bresciana e di un’idea di città bella e colta. La fama del Ctb è molto aumentata e in conseguenza artisti di grande peso hanno voglia di lavorare con noi. Il compito del teatro a Brescia, oltre a ricordare e rivisitare, è fare ricerca, non più nei modi del teatro d’avanguardia degli anni ’60, ma con nuove forme di narrazione della contemporaneità e con l’impegno ad essere sul territorio».
«Che un teatro di provincia, in una città non grande e non capoluogo di regione - ha concluso Baresani -, abbia una programmazione così ampia non è cosa comune, è una realtà che direi unica».
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