Omar Pedrini presenta il nuovo disco «Sospeso» alla Galleria Massari
Omar Pedrini, Iginio Massari e bollicine di Franciacorta: eccellenze bresciane all’ombra della Madunina.
In un incontro con la stampa che si è svolto oggi presso la Galleria Massari di piazza Diaz, a pochi passi dal Duomo meneghino, lo Zio Rock ha presentato il suo 18º album (il settimo da solista, dopo gli 11 collezionati con i Timoria), «Sospeso», che sarà disponibile da domani nei negozi di dischi e su tutte le piattaforme digitali, nei vari formati.
La presentazione
Accolto in loco da Debora Massari, figlia del rinomato pasticciere bresciano che ne ha fatto le veci come padrona di casa, il "cane sciolto” del rock nazionale ha brindato a Franciacorta, per rimarcare la convivialità dell’evento: «Non è una conferenza stampa classica, ma semplicemente un modo per tornare alla vita. Tanto che ho voluto presentare il disco, che considero come un figlio, in un luogo dolcissimo, presso una famiglia che ho sempre sentito vicina, come quella di Iginio. D’altronde, sin da quando ero ragazzino, a Brescia, le sue paste erano il premio dei miei genitori se prendevo bei voti a scuola…Anche se, ora che ricordo bene (dicendolo si mette a ridere, ndr), non capitava spesso che me le comprassero…».
L'album
L’album di inediti - composto da «nove canzoni e un’Ave Maria» - è stato in buona parte realizzato nella tenuta agricola del musicista, in Toscana (dov’era convenuta la sua band), e arriva a sei anni di distanza dal precedente, «Come se non ci fosse un domani». È stato anticipato dal singolo «Diluvio Universale», un funk che ammicca al gospel, in rotazione radiofonica dal 19 maggio, che è anche uno dei brani più significativi sul piano del testo, dalla matrice «fortemente ecologista».
Omar, ricordando che ai tempi di «2020 SpeedBall» dei Timoria era stato «accusato di complottismo, di catastrofismo», ribadisce la mission, gettando un ponte verso i giovani: «Faccio parte della X Generation, la prima generazione sfigata. Noi si protestava duramente nelle piazze…ma vedendo le generazioni di oggi sono basito dall’indifferenza o peggio dall’intolleranza di molti nei confronti delle proteste, per altro pacifiche, dei ragazzi dell’ultima generazione. Non capire e non assecondare le loro più che fondate paure e l’insicurezza in cui sono “sospesi” potrebbe portare in futuro a scontri generazionali peggiori e sicuramente più violenti. Se non stiamo tutti quanti attenti, e se non rinunceremo ad alcuni privilegi, sarà un…Diluvio Universale».
La promozione
Omar Pedrini presenterà alcuni brani del disco domani, in un concerto antologico programmato al Castello di Brescia (alle 21, biglietto unico a 17 euro inclusa prevendita), mentre sabato mattina sarà ancora in città (accompagnato dalla moglie Veronica e dai figli), presso Pinto Multimedia di via Montello 59, alle 11.30, per il firmacopie del disco (e due chiacchiere con il suo pubblico).
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