Omar Pedrini, da oggi l'ultimo tour dopo le prove a Brescia
Diciannove album - tra quelli con i Timoria e quelli da solista, compreso il recente «Sospeso» – in una sera. È l’impresa alla quale si accinge Omar Pedrini con la tournée che segna il suo addio ai concerti in veste di rocker. E «Goodbye Rock’n’roll» è proprio il titolo del giro che inizia oggi, venerdì 27 ottobre: un tour definito «speciale, nostalgico e potente».
La data inaugurale è a Firenze, al Viper. Le più vicine a Brescia saranno quelle del 3 novembre al Druso di Bergamo e del 23 novembre a Isola della Scala (Verona). La nostra città non c’è, anche perché i segnali che avrebbero potuto medicare ferite e lenire amarezze non sono arrivati. Segnali, per la verità, che c’era stato tutto il tempo di mandare anche prima, a partire dall’intervista da noi pubblicata il 2 giugno scorso (non a caso dopo, e non prima, la temperie elettorale) e titolata «Doloroso che il Brescia Music Art sia stato dimenticato».
Riferimmo dell’«immenso dispiacere» per il fatto che «nemmeno la circostanza dell’anno della Capitale della Cultura» avesse indotto le istituzioni a ricordare quello che, «dati alla mano», fu pure un festival attrattivo: «Decine di migliaia di presenze, con Brescia al centro della curiosità e dell’interesse anche della stampa nazionale».E aggiungemmo: «Già sottoposto non molte settimane fa, mentre era sotto i ferri, ad un embrione di lapidazione social, nonostante non si fosse espresso in campagna elettorale, lo Zio Rock ha atteso la conclusione delle elezioni amministrative per non venire trascinato in polemiche contingenti. Ma, ora, dalla scarpa ha da togliersi non un sassolino bensì "una pietra gigantesca", per quel "regalo alla città" poco compreso allora e trascurato oggi».
Brescia rimane, comunque, nel cuore (malandrino) di Pedrini, tant’è ch’è proprio qui che Omar ha fatto le prove dello show con la sua band: Carlo «Octopus» Poddighe (chitarra, tastiera e voce), Stefano Malchiodi (batteria), Mirco Pantano (basso e voce), Davide Apollo (voce), Simone Zoni (chitarra e voce). Uno show che supererà abbondantemente le due ore. Per tenere fede all’idea «antologica», alcuni brani saranno proposti in forma di medley e non mancheranno le chicche, come il recupero di «Milano (non è l’America)», dal disco d’esordio del 1990.
Tra una sessione e l’altra, Pedrini ha trovato anche il tempo per partecipare ad una puntata speciale di «We Have A Dream», la trasmissione online di Red Ronnie (www.redronnie.teyuto.tv). Lì ha ricevuto un inaspettato tributo da parte di Dandy Bestia degli Skiantos, che ne ha lodato la voce paragonandola a quella di Maurizio Vandelli (con riferimento ai cantanti che, aldilà della pura tecnica, sanno trasmettere emozioni).
Sotto il profilo discografico, intanto, è in arrivo il 3 novembre il nuovo estratto da «Sospeso», «Dolce Maria». Un singolo che Pedrini vorrebbe in qualche modo poter presentare direttamente a papa Francesco, anche sulla base della considerazione che i preti, alcuni preti, gli sembrano oggi «i veri rivoluzionari».
@Buongiorno Brescia
La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato